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Dalla Polonia: “Svastiche allo stadio della Fiorentina, il presidente del Lech Poznan infastidito”

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Dalla Polonia: “Svastiche allo stadio della Fiorentina, il presidente del Lech Poznan infastidito”

Redazione

25 Aprile · 22:29

Aggiornamento: 25 Aprile 2023 · 22:31

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“Svastiche allo stadio, sciopero all’aeroporto. Quel che non è stato mostrato dalla tv della sfida col Lech”. E’ questo il titolo scelto dal sito polacco przegladsportowy.onet.pl che tramite l’inviato Jakub Tre? al seguito del Lech Poznan per la sfida dei quarti di finale di Conference League al Franchi contro la Fiorentina, ha raccontato anche di un particolare che riporta ai primi anni Trenta del Novecento.

Nel racconto dell’inviato, oltre a segnalare come nel viaggio di ritorno dall’aeroporto di Pisa la squadre polacca e anche quella giornalistica sia rimasta bloccata a causa di uno sciopero del personale aeroportuale, si mettono in evidenza le condizioni dello stadio Franchi. “Un impianto – si legge nell’articolo – che ricorda i tempi andati. Tanto che alle finestre della sede del club ci sono simboli nazisti, svastiche semplicemente visibili. Abbiamo appreso che la cosa è stata portata all’attenzione di Piotr Rutkowski (il presidente del Lech Ponznan, ndr) che ne è rimasto molto sorpreso, addirittura infastidito. Le sue reazioni e i suoi dubbi sono stati trasmessi dal personale del Lech allo staff della Fiorentina. Hanno risposto che erano consapevoli di questo, che avevano delle svastiche alle finestre e che erano un simbolo del nazismo, ma che non potevano fare nulla al riguardo”.

Lo stadio Artemio Franchi fu inaugurato nel 1931 in pieno Ventennio fascista (ma prima della salita al potere di Hitler nel 1933) e allora intitolato a Giovanni Berta. Un militante fascista, che faceva parte delle squadre d’azione fiorentine e che aderì ai fasci italiani di combattimento, ucciso da alcuni militanti social-comunisti nel 1921. Dopo la sua morte il partito nazionale fascista lo insignì col titolo di “martire della rivoluzione fascista” e venne omaggiato anche a Firenze con l’intitolazione, appunto, dello stadio progettato dall’architetto Pier Luigi Nervi e diventato poi monumento sotto la Sovrintendenza dei Beni Culturali. Dopo la Seconda Guerra Mondiale lo stadio “Berta” fu rinominato “Comunale” e infine, dal 1993, venne intitolato all’ex dirigente e presidente della Figc Artemio Franchi.

L’articolo polacco, oltre a sottolineare anche l’inadeguatezza del Franchi all’interno delle competizioni europee e la volontà del presidente viola Commisso di costruirne uno nuovo, racconta la disavventura di Pisa. “La squadra di Lech ha avuto qualche problema durante il viaggio di ritorno. – si legge – L’aereo ha subìto un ritardo di circa 40 minuti a causa di uno sciopero dei lavoratori dell’aeroporto di Pisa.

Fin dal mattino i voli sono stati ritardati o addirittura cancellati. Fortunatamente il volo per Danzica è stato soltanto ritardato. Tuttavia, durante il check-in, una folla di persone nervose e preoccupate all’aeroporto ha animato una giornata caotica. I calciatori del Lech erano in volo da Firenze ma anche loro sono stati colpiti dallo sciopero del personale di terra degli aeroporti italiani”. Lo scrive Repubblica

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