Il direttore sportivo del Lecce ed ex dirigente della Fiorentina, Pantaleo Corvino, è tornato a parlare della sua carriera a Firenze, commentando così l’acquisto di Dusan Vlahovic. L’intervista per TvPlay.it:
“Si pensava che non fosse giusto il mio acquisto di Vlahovic, perché era un ragazzo di 17 anni che non conosceva nessuno, pagato un milione e mezzo di euro e che occupava una casella da extracomunitario che precludeva la possibilità di altri acquisti per la prima squadra. Ebbi molte critiche dall’interno e dall’esterno, anche per il fatto di averlo preso a dicembre per farlo poi arrivare a Firenze a luglio. Fu un momento dove fui molto criticato, è vero. Ma vederlo oggi a quei livelli e sapere che la Fiorentina ha incassato 80 milioni dalla sua cessione, fa diventare carezze quelle critiche. Ricordo che al momento della firma di Vlahovic, la madre mi guardò negli occhi e mi disse: ‘Guardi che le sto dando il nuovo Batistuta’. Io le risposi, preso alla sprovvista: ‘Mi basterebbe che sia il nuovo Toni’. Aveva ragione lei e mi ero sbagliato io”.
PEDULLÀ: “LA FIORENTINA NON CERCA SORLOTH, L’IDENTIKIT È UNO COME PAVLIDIS. NO A PINAMONTI E POBEGA”
Pedullà: “La Fiorentina non cerca Sorloth, l’identikit è uno come Pavlidis. No a Pinamonti e Pobega”
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