Andando nello specifico poi, sono tre i calciatori che hanno riempito gli occhi e, in parte, sorpreso. Il primo è Viti. Arrivato in prestito dall’Empoli dopo qualche stagione non semplicissima, in Austria ha giocato con grande serenità in entrambe le fasi: non ha sbagliato niente in marcatura e si è proposto sempre con personalità e qualità quando c’era da impostare l’azione.
Un aspetto gradito da Pioli visto quanto ami costruire dal basso e quanto, proprio sotto questo punto di vista, la sua Fiorentina abbia fin qua sofferto. Per ora ha raccolto poco (238′ giocati in tutto) e davanti ha il capitano ma per il tecnico non esistono intoccabili e continuando così, chissà, presto potrebbe anche ribaltare la gerarchia.
Discorso abbastanza simile per Nicolò Fortini. Già col Como, considerando il contesto, aveva risposto presente e col Rapid è stato tra i migliori fornendo anche l’assist a Dzeko. Certo prendere il posto a Dodò è dura, ma se il brasiliano non dovesse dare segnali diversi da quelli mandati fin qua allora non ci sarebbe da sorprendersi in caso di sorpasso. E poi Ndour, in gol per la seconda partita di Conference consecutiva. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
