Un difensore centrale, un centrocampista che diventano due se Amrabat alla fine non rimane (proposto scambio dal Napoli con Folorunsho: risposta no, ma l’interesse per il nazionale di Spalletti da parte Fiorentina rimane), poi alla fine del mercato magari un altro attaccante per garantirsi un maggior numero di gol, perché andando a fare il conto dei gol potenziali sommando la dote dei singoli nel reparto offensivo non è che sia molto alto: l’agenda viola rimane ancora la stessa al trascorrere dei giorni, ma ormai il corso quello è e bisogna aspettare che i pezzi trovino l’incastro giusto per consentire agli uomini di mercato di Commisso di spuntare i candidati su quell’agenda uno alla volta.
Detto di Amrabat e ricordata sopra la strada del possibile scambio con Folorunsho a fine mese, non è di poco conto la questione se Palladino avrà bisogno di un rinforzo oppure due a centrocampo, tutto mettendo insieme: tempo (scarso) che manca al 30 agosto per infilarsi in operazioni che di solito richiedono giorni e giorni se non settimane per essere realizzate, investimento economico da fare, ostacoli da superare. A proposito di strade, quella più breve prevede la permanenza del marocchino ex Verona (e Palladino ne sarebbe felice) e poi aggiungere magari un prestito andando sul sicuro, ma Bove, Lovric e l’ipotesi x su cui la Fiorentina sa di poter andare con margine di sicurezza, sono le altre da percorrere se Amrabat trova sistemazione altrove.
Infine, l’attaccante: più un esterno che un vice Kean, perché in questo ruolo Palladino ci vede Beltran. In fondo, se è tutto considerato, Berardi rimane la soluzione preferita per garantirsi al suo rientro dall’infortunio al tendine d’Achille (sta recuperando più veloce del previsto, quindi forse già a ottobre) quei gol potenziali che fanno comodo là davanti in stagione. Lo scrive il Corriere dello Sport.