Stasera tocca a Lucas Beltran. L’argentino scenderà in campo dal primo minuto dopo averlo fatto l’ultima volta a Siviglia. Al Vikingo spetterà il compito di guidare l’attacco in un momento fondamentale della stagione, e lo farà assieme a Gudmundsson con cui ha formato il tandem offensivo della Fiorentina (senza Kean, quindi) solo tre volte in stagione: Cagliari-Fiorentina 1-2, F iorentina-Empoli 2-1 e Betis-Fiorentina 2-1. Due vittorie (in campionato) e una sconfitta (in Conference). Prima i due avevano sempre giocato supportati da una terminale come Kean o Kouame. Mai da soli là davanti.
Finora Beltran non è riuscito neppure ad avvicinarsi alle reti siglate l’anno scorso: sei adesso, dieci nel 2023-2024. La differenza è significativa, tanto più che ci si aspettava una svolta dopo la stagione di ambientamento. La Fiorentina ha investito su di lui qualcosa come diciotto milioni di euro (non ventiquattro, perché non si sono verificate certe condizioni), motivo per cui l’aspettativa era alta. Invece non si è ancora capito quale ruolo gli si addica e, se si è capito, non glielo si è assegnato. Il ventiquattrenne ha un contratto valido fino al 2028, ma non è escluso che se in estate dovessero essercene i presupposti possa lasciare Firenze. Avrebbe potuto farlo ad agosto, lo voleva il Galatasaray che offrì quindici milioni di euro. Ma i viola si opposero. Stasera lo attende la prova del… dieci. Nel senso che l’argentino dovrà giocare accanto a Gudmundsson, con cui è chiamato a sostenere il peso dell’attacco. Lo scrive il Corriere dello Sport.