Da singola, la partita viola per arrivare all’esterno offensivo potrebbe trasformarsi di nuovo in doppia. Quello che resta più vicino è Vargas, per il quale ieri la Fiorentina ha presentato all’Augsburg una proposta di 5 milioni di euro più bonus. Una cifra che difficilmente servirà a smuovere le acque sul conto del classe ’98, che viene valutato almeno 8 milioni dai tedeschi. Il “no, grazie” sarà fatto recapitare nel giro di queste ore ma non coglierà spiazzati i dirigenti viola, pronti dopo il percorso in Supercoppa a rilanciare per chiudere al più presto l’acquisto dello svizzero, che come noto ha già fatto capire il proprio gradimento all’ipotesi di trasferirsi a Firenze (con gli agenti del calciatore è stato già trovato l’accordo sull’ingaggio, che si aggirerebbe attorno al milione di euro).
Sullo sfondo – ma a questo punto nemmeno poi tanto – resta la pista che porta a Ngonge del Verona. Ovvero quella che, in origine, era stata la prima idea dei viola per rafforzare le corsie ma che, complici le richieste dei gialloblù e le sirene di Milan e Napoli sul conto del 2000, è stata a lungo tempo “congelata”. Fino però a domenica scorsa, quando tra l’entourage dell’ex Groningen e la Fiorentina sono ripresi intensi contatti, anche alla luce del gol che il belga ha realizzato nel delicato match salvezza con l’Empoli. Dal club del presidente Setti, nonostante siano passati alcuni giorni, continuano a ribadire quella che fino a qualche giorno fa era stata la cifra sottoposta all’attenzione dei viola per il cartellino di Ngonge: 12 milioni di euro. Una somma che se in un primo momento sembrava intrattabile adesso potrebbe essere portata al ribasso, anche alla luce degli ottimi uffici tra Verona e Fiorentina rinsaldati grazie al prestito di Faraoni. Anche per Ngonge, come per il rilancio di Vargas, se ne riparlerà probabilmente solo dopo gli appuntamenti di Riyad. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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