La storia ormai è datata, il tecnico e la Fiorentina si sono parlati e si sono avviati verso l’addio, nonostante una clausola nel contratto che sancisce il rinnovo in caso di qualificazione alla Champions o all’Europa League. Difficile pensare che Rocco Commisso la impugnerà in caso di trionfo ad Atene, difficile anche che una vittoria in finale possa cambiare lo scenario attuale. Anche se si continua a sussurrare che il patron americano possa tentare un gioco di prestigio se i viola solleveranno la coppa il prossimo 29 maggio. Ma è un’ipotesi remota. Oggi Italiano si sta già guardando intorno, ben sapendo che sarà proprio la notte di Atene a dargli o non dargli quell’appeal in più per convincere un club di fascia alta a puntare su di lui. Anche la Fiorentina, dal canto suo, si sta guardando intorno. Perché comunque vada ci sarà da ricostruire, vista la moltitudine giocatori in scadenza di contratto o a fine prestito. C’è Raffaele Palladino in prima fila, un tecnico ambizioso che dopo due stagioni eccellenti al Monza cerca di salire più in alto. E c’è Alberto Aquilani, il “figlioccio” del club viola, ex allenatore pluripremiato nel settore giovanile della Fiorentina. Adesso, però, ogni situazione finirà in stand by, prima c’è il sogno di Atene da far diventare realtà. Lo riporta il Corriere dello Sport.