La trattativa con la Sampdoria per Sabiri – che è tornata molto calda da venerdì sera – dovrebbe essere impostata con un acquisto a titolo definitivo in questa sessione ma con il trasferimento del giocatore alla corte di Italiano solo in estate. Il marocchino pertanto, un po’ come il connazionale Amrabat con il Verona nel gennaio 2020, resterebbe in prestito secco alla
Samp fino al termine della stagione per poi varcare le soglie del Viola Park a partire dai primi giorni di luglio. Al momento, però, l’accordo tra Barone e Faggiano non c’è: la prima offerta del club di Commisso (2 milioni di euro) è stata infatti rispedita al mittente (qualcuno, in casa Samp, si è persino indispettito per la cifra messa sul piatto) ma domani è atteso un rilancio dei toscani che però non sembrano volersi spingere sopra i 2,5 milioni con una percentuale sulla futura rivendita del calciatore.
La società di Lanna nicchia, consapevole però che se la Fiorentina arriverà a proporre una somma vicina ai 4 milioni l’accordo si potrà trovare in fretta, mettendo la parola fine a un lungo inseguimento di mercato iniziato a fine ottobre (il 4 novembre, in occasione della sfida di Marassi tra le due squadre, il ds Pradè aveva a lungo parlato con il calciatore)
in cui un ruolo chiave è stato recitato dallo stesso Sabiri, che non ha mai fatto mistero di volersi trasferire a Firenze per provare a fare l’ennesimo passo in avanti di una carriera che fin qui gli ha visto fare una rapida escalation. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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