Anche il Corriere Fiorentino punta i riflettori su Nicolò Fagioli e Albert Gudmundsson, probabilmente i due talenti più puri dell’attuale Fiorentina, ma finora lontani dal rendimento atteso. Fagioli è chiamato a voltare pagina e a costruirsi una nuova identità: il tentativo di trasformarlo in regista, almeno sotto la gestione Pioli, non ha funzionato, e i numeri raccontano il suo momento complicato. Nelle ultime quattro gare di campionato ha giocato appena 126 minuti e contro il Genoa è rimasto in panchina per tutta la partita.
Per ritrovare continuità serve un Fagioli completamente diverso, anche in ottica Nazionale, che non veste da oltre un anno. Allo stesso tempo, la Fiorentina necessita di un Gudmundsson più incisivo e imprevedibile: il trequartista islandese è passato dagli 1,2 dribbling riusciti ogni 90 minuti con il Genoa agli attuali 0,2 in maglia viola. E il dato sui tiri in porta su azione — esclusi quindi i rigori — rimane fermo a uno sconfortante zero.
