
«L’attacco fa vendere i biglietti, ma la difesa fa vincere le partite». Chissà se John Earl Madden, tecnico degli Oakland Raiders, tra i migliori del football americano si sarebbe immaginato che il suo ’aforisma’ si tramadasse nel tempo e che fosse di stretta attualità, sempre. Sono passati quasi 50 anni, ma il detto resta sempre valido e in casa Fiorentina di stretta attualità. Sia nella volata di fine campionato che per la finale di Conference League. Nelle ultime uscite proprio il reparto difensivo è quello che ha destato meno impressione, ma più preoccupazione, non solo per il numero dei gol subito, ma soprattutto per la modalità in cui sono arrivati; talvolta con errori singoli e altre di reparto che hanno fatto intuire come il momento sia delicato.
Se sulle corsie esterne la situazione sono tutto sommato è codificata (Biraghi e Dodo si candidano per Praga), per quanto riguardo i centrali Italiano dovrà fare scelte ben precise. Che avranno riflessi importanti sia per la coppa, ma anche per il campionato, considerato che se anche ci saranno diversi giorni tra una sfida e l’altra, non si vorrà rischiare contrattempi. Milenkovic, Martinez Quarta, Igor e Ranieri hanno peculiarità diverse e stanno attraversando momenti diversi di forma e convinzione. Sassuolo potrebbe già dare indicazioni precise e non banali. Lo scrive La Nazione.
Corriere dello Sport, Fiorentina su Dia, la Salernitana chiede 30 milioni ma piace Cabral