Queste le parole rilasciate dal presidente della Fiorentina Rocco Commisso a Dazn: “Firenze è bellissima ma allo stesso tempo ha un sacco di problemi, tipo costruire lo stadio. Ci sono palazzi del 500 ed il Duomo, non posso farci accanto lo stadio ma speriamo di riuscire a realizzarlo. La prima volta che sono venuto qua è stata nel 1973, vivevo in America già da 11 anni. Ero uno scapolo e mi piacevano le turiste, volevo fare il playboy per sempre ed invece… due settimane dopo ho conosciuto mia moglie. Marina di Gioiosa Ionica sono i miei primi 12 anni di vita, lì sono cresciuto. Ci mettemmo 8 giorni da Napoli a New York per arrivare negli Stati Uniti con la “Cristoforo Colombo”. Che emozione vedere la statua della Libertà. Lì tutti mi volevano bene perchè io avevo portato la fisarmonica e la sera suonavo le canzoni tra le quali “Anima mia”, ricordo ancora la musica purtroppo non più le parole. Mio fratello si inventò la pizza a domicilio, noi italiani avevamo grande idee ma non avevamo capito la potenzialità. Mi sento fortunato, io per l’Università non ho pagato un dollaro. Ho vinto le borse di studio perchè facevo il calciatore, si fumavo anche nello spogliatoio, non ero bravo nel senso che non ero un vero atleta però ero duro, io vedo questi poveri giocatori devono essere più duri perchè quando hanno fatto male a Pezzella e a Ribery quello non mi è piaciuto affatto, nessuno si è arrabbiato abbastanza, nessuno ha dimostrato che queste cose non si fanno ai nostri giocatori. Negli anni ’70 aprii una discoteca italoamericana, il primo live fu quello dei Cugini di Campagna, tanti ragazzi si sono sposati grazie al mio locale. Sono venuto qui la scorsa estate, ho fatto un mercato mediatico ad agosto e mirato ora a gennaio, sto imparando, voglio investire. Credi che sia venuto qua alla mia età per veder vincere gli altri? Non credo. Chiesa? Non so se la prossima estate partirà, la mia promessa era quello di tenerlo per questa stagione, per il prossimo anno non so”.