Oreste Cinquini, dirigente sportivo di lungo corso, ha parlato ai microfoni di Radio Bruno Toscana analizzando il momento critico della Fiorentina, ormai quasi del tutto fuori dalla corsa per l’Europa. E il suo sguardo si proietta già verso il futuro: tra ambizioni dei giocatori, risultati deludenti e scelte societarie da chiarire.
“Il problema è che adesso ci sono giocatori appetibili che fanno gola a molti club,” ha detto Cinquini. “Oltre a De Gea, ci sono Dodo e Kean, ma bisogna fare i conti con le loro ambizioni. La Fiorentina oggi non può contrastare il desiderio di crescere dei suoi giocatori, nonostante i buoni propositi di Commisso, gli stipendi aumentati e tutto il resto.”
Il dirigente ha poi criticato la prestazione offerta a Venezia: “Mi ha colpito negativamente l’atteggiamento della squadra. In una partita che avrebbe dovuto essere giocata con rabbia e orgoglio, non c’è stata la minima reazione. Al di là di Ranieri e Mandragora, ho visto davvero poco. Gosens? Forse ha pagato il fatto di aver raggiunto le presenze per il riscatto.”
Sul fronte tecnico, Cinquini promuove la conferma di Palladino, ma chiede chiarezza interna: “Rinnovare Palladino è stata una mossa intelligente, ma ora serve equilibrio. Le parole pubbliche di Pradè dopo una sconfitta non aiutano: i colloqui vanno fatti in privato, specialmente se l’allenatore ha ancora due anni di contratto. La società ha dato a Palladino ciò che voleva, ma a parlare devono essere i risultati.”
Infine, un messaggio diretto al presidente: “Se Commisso conferma che Palladino è l’allenatore, allora certe esternazioni non servono. Adesso serve solo serenità.”