“Il mio idolo da ragazzino – ha detto Gaetano Castrovilli a La Gazzetta dello Sport – è stato Ronaldinho. Un genio assoluto. Mi sarebbe piaciuto giocare insieme a lui anche solo un minuto. Oggi ho un debole per De Bruyne che ha una capacità fuori dal comune di verticalizzare il gioco e mandare in porta i compagni. Poi c’è Modric con la sua pazzesca visione di gioco. La Nazionale è un sogno. L’emozione del debutto contro la Bosnia è stata indescrivibile Ancora oggi fatico a realizzare che sia successo veramente. Gli Europei sarebbero la realizzazione del mio sogno, però devo ancora fare tanta strada”.
“Ha ragione mister Iachini – ha aggiunto – quando mi dice che devo segnare di più. Montella lo ringrazierò sempre per avermi fatto debuttare in Serie A. Mi ha trasmesso valori importanti. Iachini è un martello, mi riempie di consigli, di nozioni. Commisso mi vorrebbe con la maglia numero 10? Per me sarebbe fantastico. So quanto la maglia numero 10 sia importante per Firenze. E i campioni che l’hanno indossata. Da Antognoni a Baggio; da Rui Costa a Mutu. Poter realizzare quello che ha fatto Antognoni con la maglia della Fiorentina e della Nazionale sarebbe fantastico per me. Io ho la fortuna di vederlo quasi ogni giorno e di ascoltare i suoi consigli. Tutto questo non può che aiutarmi. Vi confesso che quando Montella mi paragonò ad Antognoni non ci credevo. Neppure dopo aver sentito la registrazione delle sue parole”.