Servirà ancora del tempo per rivedere Franck Ribery in campo. Il campione è nel pieno del suo programma personalizzato, lavora ogni giorno seguendo la tabella che ha preparato insieme ai sanitari.
L’infortunio alla caviglia è alle spalle ormai, ma prevede un lavoro specifico per il ritorno al pieno svolgimento dell’attività. Lo scorso 6 febbraio in Francia «è stato sottoposto ad intervento di rimozione dei mezzi di sintesi applicati» spiegò la società, da allora ha iniziato il lavoro.
Certo è che nelle prossime partite non sarà a disposizione. Ancora non è stato fissato il giorno in cui sarà aggregato al gruppo per svolgere la seduta insieme ai suoi compagni. E i motivi sono molteplici. Prima di effettuare l’intero programma, ci sono diversi passaggi da superare. Le sedute improntate alla forza in palestra, la corsa sul campo, i cambi di direzione, l’utilizzo del pallone e la prova finale: la partita di allenamento che ricrea, seppur in modo un po filtrato, le condizioni della partita. Soltanto dopo quest’ultimo step sarà possibile capire quando Ribery potrà giocare. Non è da escludere però che Beppe Iachini voglia comunque portare il giocatore con il gruppo non appena il suo percorso lo riporti ad un buono stato di forma.
Per questo potrebbe decidere di convocare il giocatore per la sfida dell’8 marzo contro il Brescia. Nel giro di venti giorni il giocatore farà dei passi in avanti che potrebbero farlo andare almeno in panchina. Ma l’impiego, soprattutto fin dal primo minuto, non è poi così imminente. Ad aprile il fuoriclasse compirà trentasette anni, è naturale che nei suoi confronti ci sarà un’accurata precauzione per evitare qualsiasi tipo di problematica o ricaduta.
Ribery, inoltre, è arrivato alla Fiorentina da svincolato quando il gruppo era già avanti nella preparazione. Per tutta l’estate si è allenato da solo con un preparatore al punto che Vincenzo Montella lo inserì in maniera graduale. L’obiettivo adesso è di portare avanti la condizione atletica di Franck e di consegnarlo all’allenatore in grado di fare tutto l’allenamento coi compagni. Poi starà a Iachini decidere il momento in cui lo riterrà pronto per giocare.
Non va dimenticato che l’allenatore presta molta attenzione alla parte atletica, come dimostra il lavoro intenso fatto svolgere al gruppo al suo arrivo. A fine marzo ci sarà la sosta del campionato, adesso il calendario prevede Milan, Udinese, Brescia, Lazio e Sassuolo. Prima di fermarsi il francese farà il suo ritorno.
Corriere fiorentino