Il giornalista Alessandro Bocci è intervenuto ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno, dove ha parlato di Gudmundsson ed altri temi di casa Fiorentina. Queste le sue parole:
“Gudmundsson? E’ un trequartista, una seconda punta, non dà punti di riferimento. Non è un centravanti, ma può fare anche il falso 9. Un giocatore molto molto forte, anche se ancora non abbiamo visto niente del vero Gudmundsson. Da quello che ho visto col Genoa è un giocatore che ha bisogno di una certa libertà, ma se lo ingabbi nei sistemi è un po’ perso. La Fiorentina deve giocare 3-5-1 e Gudmundsson. A volte lo vedi venire a centrocampo, prende la palla e la smista; a volte lo vedi a limite dell’aerea, come ha fatto gol contro il Milan. L’infortunio, secondo me, lo ha condizionato più della vicenda personale. L’anno scorso ha fatto 11 gol in campionato, è un giocatore che dà il meglio negli ultimi 20 metri. Ha bisogno di esprimere il proprio talento. E’ un giocatore difficilmente prevedibile, perché gira per il campo e dipende un po’ da partita a partita. Ha capacità tecniche, è forte nello stretto e ha tante cose. Lui è un giocatore molto moderno.
Palladino c’è arrivato lentamente, ma bisogna dargli il tempo di lavorare. Io credo ci saranno altre evoluzioni. Palladino ha il dovere di sfruttare meglio Gosens, che da terzino rende più o meno come Biraghi. Deve anche alterare il salto di qualità di Colpani e di inserire Pongracic, perché ora la difesa a 4 e non ha più giustificazione. Sono entusiasta di Comuzzo e dagli altri giocatori della cantera, ma c’è bisogno di allargare la platea dei giocatori che danno risposte concrete, perché le partite aumenteranno”.