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Bernardeschi: “Tiferò Juventus e credo vincerà. Racconterò verità sulla cessione dalla Fiorentina”

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Bernardeschi: “Tiferò Juventus e credo vincerà. Racconterò verità sulla cessione dalla Fiorentina”

Redazione

11 Febbraio · 13:43

Aggiornamento: 11 Febbraio 2023 · 14:00

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TURIN, ITALY – OCTOBER 17: Federico Bernardeschi of Juventus FC during the Italian Serie A match between Juventus v AS Roma at the Allianz Stadium on October 17, 2021 in Turin Italy (Photo by Mattia Ozbot/Soccrates/Getty Images)

Federico Bernardeschi, ex giocatore di Juventus e Fiorentina, ha parlato a diretta.it alla vigilia della sfida tra le due squadre, queste le sue parole:

“La cosa che mi ha colpito sin da subito è stata la gioia di vivere lo sport. Qui gli sport vengono vissuti totalmente in maniera differente, come una grandissima festa. Le persone vanno allo stadio per divertirsi, tifare la propria squadra e gioire o soffrire insieme. Poi finisce tutto lì”.

Una mentalità totalmente diversa rispetto all’Italia: “Faccio un esempio. Vai al cinema e guardi un film, se il film ti piace o non ti piace lo dici quando è finito. Di certo non ne parli per tutta la settimana…Ed è questa la cosa che dovremmo imparare, secondo me”.

Un tipo di approccio, o meglio di educazione allo sport, completamente diverso dal modo in cui in Italia si vive il tutto. Un punto di vista interessante quello di Bernardeschi, che analizza da sportivo e attore principale di un sistema, quello calcistico, una situazione ricca di passione ma che spesso degenera in ossessione: “L’ossessione è una sorta di malattia è un sentimento malato che non va bene. Se invece la passione è incondizionata è un sentimento giustissimo”.

Eccessi e ossessioni che spesso condizionato e turbano il vivere quotidiano dei calciatori, soggetti alle esasperazioni delle curve. Ne sa qualcosa proprio Bernardeschi che per i tifosi viola è rientrato nella categoria dei “traditori”, quelli che hanno deciso di passare dalla Viola alla Juventus. L’attaccante di Carrara, che con il club toscano ha trascorso 13 anni tra giovanili e prima squadra, era l’idolo della “Fiesole”.

Nel 2017 il suo trasferimento in bianconero fece discutere a lungo e per sbloccarlo lo stesso giocatore presentò un certificato medico pur di non presentarsi in ritiro.

I tifosi reagirono in malo modo attaccandolo pubblicamente: “Ricevetti anche diversi striscioni. All’inizio fu un po’ difficile, ma poi alla fine nulla di particolare. I tifosi giudicano la scelta di un giocatore, ma in realtà poche volte si sa come vanno le cose realmente all’interno”.

Nel suo caso c’era qualcosa in particolare che non è emersa e che i tifosi non hanno saputo? “Ma tantissime cose. Poi un giorno le racconterò” – afferma sibillino Bernardeschi. Un passaggio che fece arrabbiare i tifosi della Fiorentina, dunque, ma che venne vissuto con serenità dal diretto interessato: “L’ho vissuta molto serenamente. Chi mi conosce, sa realmente come l’ho vissuta. Posso dire di avere una discreta personalità che mi ha permesso di non andare mai in difficoltà su queste cose”.

Serenamente e con la giusta carica agonistica ha vissuto anche le sfide da ex con la maglia della Juventus. Soprattutto la prima, proprio al “Franchi”, davanti ai suoi vecchi tifosi che dovettero subire un suo “sgarbo”: un gol su punizione che diede il La alla vittoria per 2-0 dei bianconeri: “La prima da ex fu vissuta con un bel carico di emozione. E fu bella viverla, fu una di quelle partite che che ti fanno sentire vivo, adrenalinico”. Dopo il gol esultò di fronte a quegli stessi tifosi che fino a pochi mesi prima lo avevano idolatrato.

Per alcuni fu una reazione come per volersi togliere un sassolino dalla scarpa: “Nessun sassolino, Non penso che ci sia da togliersi un sassolino in particolare. A me piace dire sempre la verità. Un giorno parlerò anche delle cose interne e lo farò perché secondo me è poco visto questo aspetto. All’interno del calcio ci sono mille cose che dal mondo esterno non si vedono e mille cose, invece, che si dovrebbero vedere perché solo così uno si farebbe un quadro più chiaro della situazione”.

Lei parla, ma non dice. Si riferisce, forse, alla gestione dei giocatori da parte delle società che spesso mettono in difficoltà i loro tesserati proprio per avere dei vantaggi? “Assolutamente sì, ma ci sono miliardi di cose”, conclude l’argomento senza voler andare oltre. Domenica Juventus-Fiorentina sarà una partita speciale per altri due ex viola, Federico Chiesa e Dusan Vlahovic. Entrambi reduci da una prima parte di campionato condizionata da prestazioni altalenanti a causa degli infortuni.

Una partita che Bernardeschi guarderà con gli occhi da juventino, nonostante i tredici anni in viola: “Sono sicuramente più schierato con la Juve. Sarà una bella partita, Juve-Fiorentina è sempre una bella partita. Credo che sarà la Juventus ad avere più chance di portarla a casa. Penso che alla fine la Juve la vincerà, magari grazie al colpo di qualche giocatore”.

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