L’Empoli esulta per il ritorno alla vittoria in campionato, dopo il successo di rimonta con la Fiorentina. Non una partita qualsiasi e non con un risultato scontato perché l’appuntamento era il derby toscano contro la ben più quotata Viola, capace di portarsi in vantaggio con il solito infallibile Vlahovic. Poi, però ci ha pensato Andreazzoli, il tecnico dell’Empoli che grazie ai suoi cambi ha letto l’evolversi del match, punendo i gigliati e regalando il sogno ai propri tifosi, in festa. Una vittoria che per l’allenatore massese ha una valore specifico che va ben oltre il semplice successo sportivo e che lo ha commosso nelle interviste post partita.
Un lutto gravissimo aveva colpito il 68enne Aurelio Andreazzoli nella giornata di ieri: è scomparso il fratello Alberto, mettendo anche in dubbio la stessa presenza del tecnico per la partita contro la Fiorentina del giorno dopo, con l’allenatore colpito nel cuore dei propri sentimenti. Poi, la scelta di essere comunque presente al proprio posto per il match delle 15 di sabato pomeriggio e di farlo con la solita attenzione e professionalità impeccabili. A tal punto che Andreazzoli è riuscito a concentrarsi sulla partita in modo perfetto riuscendo a risolverla a proprio favore.
Nel dopo gara, come evidenzia FanPage, Aurelio Andreazzoli si è presentato puntualmente alle interviste di rito, visibilmente provato dalla serie di circostanze che lo ha colpito nelle ultime ore. Disponibile, come sempre, ma solo per pochi istanti perché le emozioni hanno ben presto avuto il sopravvento su tutto. “Oltre a tutte le testimonianze di affetto volevo ringraziare i nostri tifosi, che mi hanno fatto una sorpresa questa notte. Hanno messo uno striscione che mi ha fatto davvero piacere ed è stato bello per la famiglia di mio fratello”. Poi, l’impossibilità di poter continuare, lasciando emozionato l’intervista alla domanda più delicata: “A chi la dedica?”