L’ex difensore della Fiorentina Lorenzo Amoruso è intervenuto ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno, commentando i temi più caldi in casa viola dopo la vittoria contro il Lecce. Queste le sue parole:
Sui mormorii dei tifosi: “Il tifoso vive di sogni, ed è giusto che sia così. Se consideriamo il passato recente di questa fio, sono 3 finali perse in 2 anni, quindi è normale che se si guarda a questa squadra, sicuramente più completa rispetto a quelle del passato, è chiaro che la gente può fantasticare, anzi deve. La vittoria contro il Lecce è una vittoria scaccia crisi pesante, va bene che sia così. Dopo una serie di vittorie, ti metti tra le prime 4 e dimostri di poter dare filo da torcere a tutti, la gente di Firenze è normale che ci creda.”
Sull’anima della squadra: “Si può dire che questa squadra ha veramente un’anima? Io riesco a pensare solo a 2, massimo 3 giocatori che dedicano un pezzo d’anima a questa squadra. Uno è Bove, lo vedevi nel suo modo di giocare, l’altro è Gosens. De Gea e Kean non fanno parte di questo concetto d’anima. A me piace vedere il coinvolgimento dei giocatori, nel parlare, nel reagire. Io giudico quello che vedo in campo, magari ci sono calciatori più coinvolti negli spogliatoi o agli allenamenti. Io non ho visto l’anima giusta, l’incazzatura, la grinta.”
Su Gudmundsson: “I giocatori che hanno la scintilla devono stare sempre in campo, a meno che non abbiano problemi fisici. Far entrare Gudmundsson negli ultimi 2 minuti è quasi offensivo, gli togli la gioia di giocare. Questi sono giocatori da far sentire importanti, camminano su un livello calcistico diverso rispetto agli altri.”
Su Terracciano o De Gea: “Sono situazioni già create e decise a prescindere, sono accordi che gli allenatori prendono prima e vengono rispettati. Quando un allenatore dà la propria parola, dovrebbe sempre mantenerla.”