Questo pomeriggio, durante un intervento su Radio Bruno, l’ex difensore viola Lorenzo Amoruso ha offerto un’analisi approfondita su alcuni temi legati alla Fiorentina. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:
“Il calcio è una questione di momenti. Auguriamo a Comuzzo di raggiungere grandi traguardi, anche perché mi sembra un bravo ragazzo e una persona genuina. Troppi dubbi non portano mai a grandi operazioni, e questo non vale solo per la Fiorentina. Bisogna vivere il presente. Il calcio di oggi è molto diverso rispetto al passato, e se dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile è normale che la società ci pensi. Detto questo, nel caso, la dirigenza dovrebbe reinvestire quei soldi per rinforzare adeguatamente la squadra in tutte le altre aree necessarie”.
Amoruso ha poi continuato: “Se davvero arrivassero 40 milioni, sappiamo che la Fiorentina è una società che coglie queste opportunità. Lo ha già fatto in passato, anche se a volte con risultati negativi. So che quello che dico potrebbe non piacere ai tifosi, ma è importante essere realistici. Tutti vorrebbero vedere la Fiorentina competere ogni anno per grandi obiettivi, ma senza certe operazioni non è possibile crescere. Il passato ci insegna che, a volte, bisogna approfittare delle situazioni favorevoli. Vendendo Chiesa la stagione precedente si sarebbe guadagnato di più, e lo stesso discorso vale per Bernardeschi”.
Ha inoltre sottolineato: “Non sarei troppo preoccupato da una cessione del genere, soprattutto perché, numericamente, la Fiorentina ha già almeno cinque difensori centrali in rosa. La società viola non è mai stata brava a trattenere i giocatori – Baggio è l’esempio più evidente. Se però l’intenzione è quella di tenere il giocatore, allora bisogna puntare alla Champions League. Detto ciò, la cifra di 40 milioni è il minimo sotto il quale non bisognerebbe scendere”.
Infine, Amoruso ha concluso parlando dell’eventuale utilizzo dei fondi ricavati: “Se fossi nella dirigenza viola, investirei tutto su un esterno offensivo. È vero che servirebbero anche un centrocampista e un vice Kean, ma la priorità deve essere l’esterno d’attacco. Contro la Lazio, a Roma, è andata bene, ma si è visto chiaramente che manca incisività: servono giocatori capaci di saltare l’uomo e creare pericoli nell’area avversaria. È proprio in quella zona che la Fiorentina dovrebbe intervenire”.
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