Il vice direttore della Gazzetta dello Sport, Stefano Agresti, è intervenuto ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno per parlare dei temi caldi relativi al mondo Fiorentina. Queste le sue parole:
“Ci siamo pianti un po’ addosso negli anni, dicendo di non essere alla pari con gli altri campionati. Noi stiamo dimostrando che con la forza delle idee e dei progetti si possono raggiungere risultati importanti senza avere la disponibilità economica di quei club come Real Madrid, come il PSG e così via. Quest’anno la Fiorentina e anche la Lazio sono l’esempio perfetto, a livello nazionale: se hai le idee giuste puoi competere ad alto livello.
Fiorentina e Lazio possono andare in Champions, perché l’anno scorso c’è andato il Bologna, quest’anno possono andare anche entrambe o solo 1. Siamo alla 13° giornata, ora siamo in piena corsa. Sia Lazio e Fiorentina hanno delle rose che permettono di fare molti cambi anche nelle coppe. Palladino credo che cambierà 8 o 9 giocatori in Conference, in vista della partita di domenica contro l’Inter. Giocare l’Europa League o la Conference è più penalizzante che giocare la Champions a mio avviso. Ti devi ricordare da dove sei partito, perché rischi di restare con l’amaro in bocca. La Fiorentina può pensare di togliersi delle soddisfazioni, ma senza rischiare di farsi delle illusioni.
Se la Fiorentina dovesse battere l’Inter è chiaro che non è che si pensa allo scudetto, però la cosa potrebbe diventare molto seria perché vorrebbe dire essere molto in alto. E’ chiaro che tutto l’ambiente è entusiasta, con la vittoria avrebbe molto entusiasmo. Poi andrebbe gestito, perché avventure del genere non sono frequenti. L’Inter è la squadra più forte del campionato, parte favorita domenica ma non troppo”.
Dalla rifinitura della Fiorentina: regolarmente in gruppo Biraghi e Gudmundsson. A parte Richardson