
Rolando Mandragora oggi è uno dei leader della Fiorentina. Uno degli insostituibili in mezzo al campo. Punto di riferimento. Calciatore completo nelle due fasi. Ed è ormai arrivato al livello che si augurava Italiano fin dal suo approdo in viola. È l’equilibratore della mediana. Un po’ manovale ed un po’ geometra, accanto ad Amrabat ha trovato la collocazione ideale nel cuore della Fiorentina. Toglierlo dal campo non si può. 1965 i minuti giocati in tutte le competizioni. 31 presenze stagionali, 4 gol e 3 assist. Numeri che adesso cominciano ad avere un peso specifico. Scacciata via la timidezza, Rolly pian piano si è preso la Fiorentina. La sua Lucia, compagna da una vita, lo renderà presto padre.
Tassello che andrà a completare una maturazione ormai evidente fuori e dentro il campo. Italiano se lo coccola, sa di aver trovato la pietra angolare del suo centrocampo e l’abbraccio intenso dello ‘Zini’ lo testimonia. Lo stesso Pradè, dopo la vittoria di Cremona, ne ha parlato in termini entusiastici. La soddisfazione del momento è condivisa anche dal suo agente, Luca De Simone. Punto di riferimento per il calciatore, che parte proprio dagli elogi di Italiano. «Fanno piacere dopo un periodo di ambientamento fisiologico. Siamo felici. L’abbraccio a fine partita è stata una cosa bella da vedere. Rolando dedica ogni minuto della sua vita alla crescita professionale. È una persona di spessore elevato ed è un leader naturale. Aveva bisogno del suo tempo per prendere le misure. È un elemento importante di una rosa a mio giudizio valida. La dirigenza sa bene quello che fa e piano piano il mercato estivo gli sta dando ragione». Tanti gli obiettivi futuri, saranno mesi importanti. «Auguro a Rolando di riuscire ad esprimere il proprio gioco e di trasmettere il suo entusiasmo genuino al pubblico – prosegue De Simone -. Sarebbe bellissimo festeggiare un trofeo, la città lo merita. Magari in contemporanea con un ritorno in azzurro, perché no?!». Lo scrive La Nazione.