di Flavio Ognissanti
Ieri sera, quando la Fiorentina era in campo a Parma, la villa a Bagno a Ripoli di Franck Ribery è stata svaligiata e messa sottosopra. Da qui è scaturito questa mattina lo sfogo di Ribery che ha sostanzialmente detto che ci tiene moltissimo per la sicurezza della sua famiglia e che spera che a Firenze questo ci possa essere ancora. Poi è intervenuta anche la moglie del campione francese dicendo che si sente ferita nell’intimo.
Tutto normale insomma. Reazioni logiche dopo un trauma del genere. Perché si, e questo non dipende dal conto in banca, se torni a casa e la vedi sottosopra con alcuni beni di valore rubati, vieni ferito dentro. È un trauma a tutti gli effetti.
Le parole di oggi di Ribery sono state le parole di un ragazzo che è stato svaligiato e a cui è stata violata la sua casa con la sua famiglia che adesso, giustamente, ha paura. Parole assolutamente comprensibili e che non hanno mancato di rispetto a nessuno.
Dopo queste parole qualcuno tra i tifosi viola ha attaccato il numero 7 della Fiorentina per aver, secondo qualcuno, mancato di rispetto a Firenze e ai fiorentini. Ma nulla di tutto questo è avvenuto.
In questo momento così delicato per il futuro della Fiorentina, fare polemica verso il giocatore simbolo della squadra è assolutamente l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno. In una situazione del genere bisogna solo fare cerchio al fianco di Ribery e della sua famiglia mostrando loro tutto l’affetto di cui hanno bisogno. Non è il momento delle polemiche su certe parole che di polemica hanno ben poco. Solo un semplice sfogo sulla sicurezza dopo un trauma.
Ti siamo vicini Franck.
FOTO e VIDEO, ecco la casa svaligiata di Ribery: “Adesso decido per la mia famiglia”