Ha destato diverse polemiche la nostra notizia dell’intenzione della Fiorentina di ridurre il monte ingaggi in questa sessione di mercato. Un’indicazione arrivata dallo stesso Rocco Commisso verso i suoi due uomini mercato Pradè e Goretti. In tanti hanno visto questa scelta come mancanza di ambizione o la voglia di depotenziare la squadra. In realtà, lo diciamo chiaramente, non è necessariamente così.
Se andiamo a vedere il monte ingaggi della Fiorentina dell’ultima stagione, sono tanti i giocatori viola che percepivano uno stipendio molto alto pur non ricoprendo un ruolo di primo piano all’interno della rosa viola. Un esempio? Gaetano Castrovilli e Alfred Duncan pesavano nel bilancio viola per oltre 6 milioni lordi. Ma potremmo anche fare il nome di Nzola e Ikonè, che erano due panchinaro ma avevano due ingaggi nettamente superiori al milione a stagione.
L’Atalanta è l’esempio di come si possa costruire una squadra forte pur non avendo ingaggi alti. Eppure la squadra di Percassi è più forte di quella viola. Un altro esempio? Il Bologna, che nell’ultimo campionato si è qualificato per la prossima Champions League, aveva un monte ingaggi nettamente più basso rispetto a quello viola. Insomma, talvolta il concetto non è quello di risparmiare ma quello di spendere meglio…
ZANIOLO E LA FIORENTINA, GLI AGGIORNAMENTI DA CM.COM
Cm.com: “La Fiorentina ha già l’intesa verbale con gli agenti di Zaniolo. Atalanta in pressing”
7 commenti su “Abbassare gli ingaggi non vuol dire Fiorentina più scarsa. L’Atalanta paga di meno eppure è più forte”