Ci crediamo a quella storia che la voce del padrone conta più di un terzino forte o di un bel regista coi piedi buoni? Io no, ma molti di voi sicuramente sì, ci scommetto.
Sabato sera, in gran segreto, la famiglia Della Valle si è presentata in albergo ricordando ai propri dipendenti che loro ci sono e sono vicini a tutti, anche se non si fanno vedere mai.
Avete presente quelle famiglie dove il marito per lavoro è costretto a stare mesi, a volte anni, lontano da casa? Che ne so, tipo quegli ingegneri che lavorano sulle piattaforme petrolifere in mezzo al pacifico ma che invece di tornare ogni trimestre ne fanno due o tre di fila, per fare qualche soldo in più, per esempio.
La moglie e i figli chiamano il padre a telefono, gli scrivono con WhatsApp, gli mandano le mail, le foto… E il babbo niente, non risponde, o quando lo fa manda i bacini ma dice di essere troppo impegnato. Poi la sera è stanco, crolla a letto e non richiama mai.
Uno di questi “figli” (Thereau) verso Natale infatti confessò: “I Della Valle? Io non li ho visti mai eppure sono qui da agosto. È una situazione strana, a Udine era molto diverso…”, ora quantomeno li avrà conosciuti.
Diego non è come Andrea, per quello che si può intuire al di fuori e facendo attenzione alla fisiognomica che spesso non mente.
Diego è un uomo molto concreto, ti guarda negli occhi e ti infonde fiducia. Sa dire le parole giuste al momento giusto e anche se talvolta cincischia di “cose” e di “robe” non te ne rendi conto subito, perché riesce ad ammaliarti, ti porta dalla sua parte. Diego è un uomo di grande carisma, di grande intelligenza e qui non sono affatto sarcastico, è la pura verità.
Andrea invece è uno che mentre parla deve sentire sostegno nelle persone che lo circondano. Dice sempre “non è vero?”, “vedete…”, “se ricordate infatti…”, intercalari di cui Diego non fa uso.
Diego è molto calmo quando parla e scandisce bene ogni parola, lentamente.
Andrea molleggia, spesso si agita, come un ragazzino all’interrogazione che ha studiato solo parzialmente la lezione e si rammarica perché gli hanno fatto proprio le domande che non sapeva.
I dipendenti vestiti di viola (ieri di verde) hanno risposto “presente” di fronte al colloquio avuto con entrambi, come si fa quando la maestra ritorna dopo mesi e mesi di assenza e con la supplente ti eri comportato non esattamente nello stesso modo. Così fai vedere che sei sempre bravo anche se nel frattempo i voti che hai preso nel quadrimestre precedente fanno schifo.
Chissà se un giorno sor Diego si armerà di coraggio e pazienza e se avrà voglia di andare a parlare anche con quei cattivoni che lo hanno offeso, contro quei maleducati della curva. Quelli che non mettono insieme il pranzo con la cena, quelli che chiedono solo risposte serie e se ne fottono delle “cose” e delle “robe”.
Quelli che vorrebbero sapere perché la Fiorentina stava per fallire di nuovo (parole di Corvino), perché tutte le promesse vengono regolarmente disattese, perché la squadra è stata drasticamente impoverita, perché è stato rinnovato il contratto a Corvino, qual è il reale prezzo per acquistare la Fiorentina, perché non ci sono prospettive di alcun tipo, perché sono stati sprecati oltre 60 mln di € per giocatori di bassissimo profilo e di sicuro mi sto dimenticando di almeno un’altra quarantina di perché.
Dario “Ghebbe”