La Fiorentina ha perso 2-0 sul campo del Gewiss Stadium contro l’Atalanta ed ha dato continuità così al suo momento nerissimo. Momento da cui la Fiorentina non sembra uscire nonostante il cambio di guida tecnica. Infatti fin qui le differenze tra Vanoli e Pioli sul campo sono minime, ed infatti i resultati sono presso che gli stessi. C’è però una grande differenza di carattere e temperamentale oltre che di simbiosi e la squadra. Differenza che le immagini di Domenica a Bergamo hanno evidenziato benissimo.
Facciamo prima un passo indietro, a Fiorentina-Lecce. Dopo la sconfitta casalinga con i salentini e l’ultimo posto in classifica la squadra venne contestata pesantemente dalla curva Ferrovia. Sotto la curva però non c’era Stefano Pioli che al triplice fischio si diresse direttamente negli spogliatoi, senza abbracciare nessun calciatore e lasciando la squadra sola a prendersi la rabbia, giusta, dei tifosi viola. Non una bella immagine, un allenatore in fondo è la guida di un gruppo di ragazzi, e questo lo sa bene Vanoli.
Che infatti finita la partita con l’Atalanta ha abbracciato uno ad uno tutti i suoi ragazzi mentre si dirigevano sotto la curva. Poi si è fermato in prima fila con Dzeko e Ranieri ed è stato quasi lui a spingerli sotto la curva. Anche nel mezzo al confronto non si è tirato indietro dal parlare con i tifosi. Tanti scambi e cenni d’intesa con i sostenitori, caricandoli e caricandosi emotivamente. Poi ha lasciato la curva scuotendo uno ad uno i suoi ragazzi, “gasato” dal confronto con la tifoseria. Senza paura o voglia di nascondersi ma anzi trovando energia positiva da ciò che era successo. In attesa di capire se ci saranno cambiamenti sul campo una cosa è certa, questa squadra ha adesso una guida in cui credere
