Così Luca Buzzoni, direttore tecnico del progetto del restyling del Franchi per Arup, spiegava qualche giorno fa a La Nazione una delle motivazioni che stanno comportando ritardi nella realizzazione della ‘nuova’ curva Fiesole pronta solo, come annunciato dalla sindaca Funaro, a inizio 2027.
Ecco dunque che a ‘pagare’ per la non più rinviabile accelerata del cantiere al Campo di Marte sarà a breve lo storico mercato del rione che ogni giorno attira centinaia di persone fra i suoi banchi. Banchi che nei prossimi dovranno quindi trovare una nuova collocazione – probabilmente non definitva – per consentire alle ditte di lavorare con più margine di manovra. In verità si starebbe ancora cercando di studiare una soluzione in grado di evitare un trasloco vero e proprio. I banchi potrebbero essere allocati ad alcuni metri di distanza rispetto a dove sono adesso magari con una diversa sistemazione degli spazi. Un strada che verrà tentata, come conferma Palazzo Vecchio, ma non facile da percorrere vito che il mercato già è ‘stretto’ tra i giardini Niccolò Galli (dove trasferire le attività sarebbe logisticamente impensabile) e il viale Fanti. Lo spostamento sembra dunque l’ipotesi più probabile.
Già, spostarli. Ma dove? Non più praticabile l’area inizialmente pensata ovverso quella di piazza Vasari per imminenti cantieri, l’ipotesi più accreditata potrebbe dunque essere l’area di fronte al Mandela Forum. «A novembre convocheremo, insieme alla direzione dei lavori dello stadio e al Quartiere 2, le categorie coinvolte e cercheremo di capire quale possa essere la soluzione migliore da poter attuare» spiega a tal proposito l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Firenze Jacopo Vicini.
«L’auspicio – precisa comunque il responsabile del commercio di Palazzo Vecchio – sarebbe evitare che l’area mercatale sotto la curva Fiesole venisse spostata» ma «se non fosse possibile ci siederemo attorno ad un tavolo per individuare insieme agli operatori la location ideale per i mesi necessari».
«Avvieremo già dalle prossime settimane questo percorso per arrivare ai primi mesi del 2026 con una roadmap delineata. Le possibili soluzioni dovranno essere studiate con chi quell’area la vive ogni giorno per capire se, per esempio, lo spazio antistante al Mandela Forum, in piazza Berlinguer, possa diventare una strada percorribile» conclude l’assessore. Lo scrive La Nazione.
