Rientrano a Firenze 55 milioni di euro da destinare alla ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi, grazie al decreto firmato a inizio luglio dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, insieme ai ministri dell’Economia, degli Affari Europei e del Pnrr. Si tratta dei fondi Pui (Piani urbani integrati) originariamente assegnati al Comune e poi definanziati nel 2023, che ora vengono “liberati” da 11 progetti comunali già coperti con altre risorse. I fondi copriranno interventi su scuole (circa 17 milioni), inclusione sociale, sport, mobilità sostenibile e riqualificazione del verde urbano. Questo sblocco consente di destinare le risorse liberate alla riqualificazione dello stadio progettato da Nervi, strategico anche per la candidatura di Firenze a ospitare gli Europei 2032.
La sindaca Sara Funaro ha sottolineato l’importanza dell’accordo raggiunto con il governo, ringraziando i ministri per l’attenzione e ribadendo la volontà di collaborare con la Fiorentina, la Uefa e la Figc, con un incontro previsto martedì a Palazzo Vecchio. Obiettivo: discutere gli sviluppi della candidatura e fare il punto su tempi, risorse ancora necessarie (circa altri 55 milioni) e modalità di gestione dello stadio. Anche l’ex sindaco Dario Nardella ha espresso soddisfazione, rivendicando il percorso avviato due anni fa. Dal canto suo, il club viola attende chiarimenti dal Comune: cronoprogramma dei lavori, durata e condizioni della concessione, e quali interventi restano ancora senza copertura. Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha ribadito che «bisogna correre»: i cantieri dovranno essere aperti entro aprile o maggio 2027, e Firenze – che ha già avviato i lavori – parte con un vantaggio da non sprecare. Lo riporta il Corriere Fiorentino.