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Scugnizzo Viola: “Ok il sesto posto, ma in società devono capire che Firenze merita di più”

Lo Scugnizzo Viola

Scugnizzo Viola: “Ok il sesto posto, ma in società devono capire che Firenze merita di più”

Francesco Pistola

26 Maggio · 14:31

Aggiornamento: 26 Maggio 2025 · 14:34

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Presidente chieda a Delaurentis come si fa a vincere anche senza stadio. Per l'anno che verrà, basta alibi. La politica locale, lo stadio,etc

Il Pensiero della stagione dell’irriverente Scugnizzo Viola

Fiorentina, una stagione da sesto posto: ripartiamo con ambizione e rispetto per la nostra storia

Si è appena conclusa la stagione della Fiorentina con un importante sesto posto in classifica e la conseguente qualificazione alla Conference League. Un traguardo che, pur non facendo esplodere d’entusiasmo una piazza come Firenze, va riconosciuto come un risultato positivo, soprattutto perché si tratta del miglior piazzamento in campionato degli ultimi dieci anni.

La costanza con cui la Viola si riaffaccia in Europa è un merito che va riconosciuto anche alla società. In questo senso, è da apprezzare la scelta di continuare con Raffaele Palladino, un tecnico giovane, capace, e con idee chiare. Personalmente, avrei cambiato guida tecnica solo per un profilo di primissima fascia, e non essendoci stato un nome di quel livello a disposizione, è giusto ripartire da lui.

Ma se la società ha scelto Palladino, ora è doveroso dargli pieno appoggio sul mercato. Il mister, dopo la vittoria per 2-3 in trasferta contro l’Udinese, ha parlato chiaro: vuole ripartire da 12/13 uomini veri. Questo significa che serve un deciso taglio col passato: si tengano solo i calciatori che sono funzionali alla sua idea di calcio e al suo progetto tecnico, e si abbia il coraggio di voltare pagina dove necessario.

Aspettiamo ora di sapere chi siano questi 12/13 uomini veri, per costruire una squadra all’altezza, con un’anima chiara, pronta a lottare per qualcosa di più che il sesto posto.

Una piazza che sogna ancora il ritorno alla sua vera dimensione

Tuttavia, accanto alla soddisfazione per il piazzamento europeo, c’è anche una delusione che serpeggia tra noi tifosi. Dopo sei anni di gestione Commisso, la Fiorentina non è ancora tornata pienamente alla sua dimensione naturale. Forse ci siamo solo avvicinati quest’anno, ma resta la sensazione che si poteva e doveva fare di più.

La Fiorentina non è una squadra qualsiasi. Lo ricordiamo a chi, magari da fuori, lo dimentica troppo spesso:
• Siamo quinti nella classifica perpetua della Serie A.
• Siamo la sesta squadra più tifata d’Italia.
• Siamo stati la prima squadra italiana a vincere una competizione europea.
• Siamo stati i primi a disputare una finale di Coppa dei Campioni.
• Abbiamo avuto una storia gloriosa, fatta di campioni e battaglie vere.

Ecco perché chiediamo di più. E lo facciamo guardando anche a modelli concreti e vicini. Uno su tutti: Aurelio De Laurentiis col Napoli.

Il modello De Laurentis: dai fallimenti al dominio italiano

Ecco i fatti che parlano da soli:
• 2004: prende il Napoli dopo il fallimento, in Serie C1.
• In tre anni lo riporta in Serie A.
• Qualifica subito la squadra alla Coppa UEFA dopo 14 anni.
• Nel 2011 riporta il Napoli in Champions dopo 21 anni.
• 2012: vince la Coppa Italia.
• 2014: Coppa Italia e Supercoppa italiana (contro la Juventus).
• 2015: semifinale di Europa League dopo 26 anni.
• 2020: un’altra Coppa Italia.
• 2023: scudetto dopo 33 anni.
• 2025: secondo scudetto in tre stagioni, una cosa che non accadeva da 35 anni.

E non solo: giocatori top come Hamsik, Cavani, Higuain, Mertens, Osimhen, Kvaratskhelia, Lukaku…
E allenatori del calibro di Benitez, Sarri, Ancelotti, Spalletti, Conte.
Tutto questo senza mai andare in rosso, con bilanci sempre in ordine.

Presidente Commisso, lo diciamo con rispetto ma con chiarezza:
basta alibi. Basta con lo stadio, con i giornalisti, con la politica.
Chieda a De Laurentiis come si fa calcio. Firenze merita molto di più.

Noi tifosi: anima, cuore e sacrifici

Concludo questo articolo con il cuore. Perché chi ama questa maglia lo fa al di là dei presidenti, dei giocatori e degli allenatori.
Siamo noi, i tifosi, i veri proprietari della Fiorentina.
Siamo quelli che fanno abbonamenti, trasferte, che piangono per una finale persa e si esaltano per un gol al 90’.
Siamo quelli che credono ancora che la maglia viola sia una seconda pelle.

Per questo, Presidente, ci auguriamo che:
• Vengano mantenuti i giocatori più forti.
• Si facciano innesti veri nel mercato estivo.
• Si costruisca una Fiorentina che torni stabilmente tra le prime sei, e che torni a lottare per vincere.

Perché una cosa è certa:
Passano gli uomini, ma la maglia resta.
E noi ci saremo sempre. Per la Fiorentina. Solo per la Fiorentina.

P.S.: Ed anche quest’anno mezza famiglia mi esulterà in faccia. Ogni anno vedo sempre gli altri festeggiare. I miei festeggiamenti ormai iniziano ad essere ricordi sbiaditi

PRESIDE’ JAMME BELL JA !!!

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