Il mercato di gennaio non ha portato un attaccante che possa prendere il posto di Moise Kean. Il parere di Raffaele Palladino è stato decisivo: ” Scelta su cui il parere di Palladino (lo ha ammesso pubblicamente) di non volere e cercare un giocatore che sia esattamente un vice-Moise, sarebbe stato più che decisivo”. La Fiorentina è passata rapidamente dalla “Kean-mania” alla “Kean-dipendenza”, , e la sconfitta contro il Como ha evidenziato quanto l’assenza dell’attaccante pesi sulla squadra. Non si tratta solo dei gol che porta in dote, ma anche del suo ruolo centrale nel gioco viola: ogni manovra offensiva lo cerca come punto di riferimento.
Senza di lui, il sistema rimane invariato, ma gli interpreti alternativi, come Kouamé, Beltrán o Zaniolo, non riescono a garantire la stessa efficacia. Il problema principale è che nessuno in rosa possiede caratteristiche simili a Kean, né sul piano tattico né su quello fisico. Questo ha reso evidente una lacuna nella rosa, non colmata dal mercato invernale. La Fiorentina ha acquistato molto, ma non un centravanti di ruolo, lasciando la squadra senza un’alternativa naturale al suo bomber. Lo scrive La Nazione.