Resta anzi va via. Rinnova anzi no va via anche con il procuratore cattivo cacciato.
Quella di Milan Badelj con la Fiorentina sta diventando una commedia in salsa viola. L’ennesima dell’estate agitata e depressa in casa gigliata. Lo scorso anno la Fiorentina non lo ha voluto venderlo, bloccandolo difatti a Firenze. Nel frattempo il suo procuratore Joksimovic non perdava occasione per insultare la società viola e ribadire di come il calciatore era ormai arrivato il momento della cessione “Troppo forte per la Fiorentina” così diceva il tale Joksimovic.
Ma Badelj è rimasto a Firenze. Nel corso di questa stagione sono continuate queste belle affermazioni del suo procuratore nei confronti dei colori viola. Fino a quando il centrocampista stufo di questa situazione, ha interrotto il suo rapporto con lui. Una grande colpa di Joksimovic è stata anche quella di non aver saputo portare nessuna squadra con un’offerta seria alla Fiorentina.
La posizione di Corvino in questa sessione di mercato è cambiata ed è stata chiara: “Chi vuole Badelj deve portarci un offerta seria” tradotto “per meno di 7/8 milioni il croato non parte”
Il problema però è stato che nessuno si è fatto avanti per lui. Così che Badelj nel mese di luglio ha allontanato Joksimovic per affidarsi ad Alessandro Lucci, agente tra gli altri di Vecino e Cuadrado che in due nelle casse viola hanno portato quasi 60 milioni di euro.
Molti in questa scelta ci hanno visto la voglia di restare a Firenze ma così non è. Semplicemente il vecchio procuratore parlava tanto e male e di fatti ne ha realizzati veramente pochi. E le zero squadre portate alla Fiorentina ne sono una prova.
Il rebus che incastra Corvino adesso sembra chiaro, il calciatore vuole andare via, ha rifiutato il rinnovo proposto dalla Fiorentina. Il problema ora è che nessuno però vuole Badelj che a fine stagione andrà in scadenza. Cosa fare?
..l’ennesima patata bollente dell’estate viola è servita.
Flavio Ognissanti