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Sottil: “Con la palla voglio saltare l’uomo e fare gol. L’esterno deve segnare e ci lavoro con Italiano”

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Sottil: “Con la palla voglio saltare l’uomo e fare gol. L’esterno deve segnare e ci lavoro con Italiano”

Redazione

8 Settembre · 18:46

Aggiornamento: 8 Settembre 2023 · 18:46

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Roma, Stadio Olimpico, 27.05.2023, Fiorentina-Roma, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Riccardo Sottil è stato intervistato ai microfoni di Radio Bruno per parlare di Fiorentina e questo nuovo inizio di stagione. Ecco le sue dichiarazioni:

“Come sto? Anno scorso è stata una stagione complicata con l’infortunio. Ormai l’ho superato e sono contento di come sto lavorando per tornare al livello di forma dell’inizio dell’anno scorso. Lo scatto è una mia caratteristica e mi era mancato l’anno scorso dopo l’infortunio ma ora ho fiducia anche nel mio corpo e sto tornando al meglio.

Cosa mi dice Italiano? Con il mister parlo tanto ed ha molta fiducia in me. Ha cercato di recuperarmi fin da subito e lo ringrazio. L’esterno nel 433 deve segnare e ci stiamo lavorando con tanta tranquillità perchè è appena iniziata la stagione.

Giovane o senatore? Sono giovane ma ormai ho 24 anni e mi sento di dire qualcosa anche io in questo gruppo: siamo tutti dei bravissimi ragazzi e tutti cercano di aiutare tutti.

Inizio di stagione Fiorentina? Queste partite hanno detto che a Genova abbiamo fatto un grande calcio. C’è stato il passaggio di Conference perchè in Europa becchi tutte squadre organizzate e non ci sono passeggiate. Ci sta perdere a San Siro perchè davanti avevi un avversario attrezzato che l’anno scorso ha giocato la finale di Champions. Vedendo il primo tempo di Lecce è normale che poi finisce in pareggio ci siano i malumori ma i primi ad essere amareggiati siamo noi. In Serie A non ti puoi permettere disattenzioni ma la Fiorentina c’è.

Sottil ha le spalle larghe? Quando fai il calciatore sei esposto quindi un giorno sei il più grande ed il giorno dopo ci sono delle critiche ma succede in tutte le piazze. Bisogna sempre capire cosa c’è da migliorare e siamo professionisti quindi sappiamo che esiste il giudizio. Nei giorni dopo le partite si riguardano le partite e si cerca di sistemare gli errori.

Adrenalina? C’è già sul pullman per andare allo stadio. Il momento del riscaldamento è quello in cui ti liberi di più. Quando ho palla ho sempre il desiderio di saltare l’uomo e andare a fare gol: avere l’autostima alta ti aiuta in questo sport.

Finali perse? Io penso che arrivare là sia stato un motivo di grande orgoglio. Vedere tutto il popolo che si sposta è grande orgoglio. Nel calcio ci sono episodi a favore ed a sfavore ma essere già arrivati là vuol dire tanto.”

 

 

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