Sesta Coppa Italia per la Roma Primavera, che allo stadio Arechi di Salerno è riuscita a spuntarla sulla Fiorentina di Aquilani dopo 120′ di lotta ed emozioni, quasi tutte concentrate negli ultimi 30 minuti di gara: i tre gol arrivano tutti nei supplementari, con la Roma che riesce a sfruttare la superiorità numerica e siglare il gol del vantaggio, non disunirsi dopo il pari viola e realizzare il gol del definito 2-1.
Gara estremamente tattica e bloccata, che si trascina fino ai tempi supplementari sul risultato di 0-0: la posta in palio blocca le due formazioni, anche se i viola vanno al riposo con un uomo in meno per effetto del doppio giallo sventolato a Comusso al 75′. Prima del rosso per il giovane della Fiorentina, manca un rosso clamoroso ai danni di un giocatore della Roma che ha scalciato nettamente (ricordando Totti con Balotelli) Kayode. L’arbitro, assolutamente inadeguato, si è limitato ad ammonire.
I giallorossi si gettano in avanti ma trovano il gol solo dopo l’inizio del primo tempo supplementare, con un bel destro di Misitano, bravo a inserirsi in area e trafiggere Martinelli sul primo palo. La reazione viola è però veemente: Amatucci crossa al centro una punizione trasformata nel gol del pareggio da Krastev, con un potente colpo di testa ravvicinato. E proprio con un colpo di testa, la formazione di Guidi riesce a segnare il gol che decide la gara: lo realizza al 116° minuto il centrale Keramitsis, sfruttando una disattenzione della retroguardia viola sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
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