
Giancarlo De Sisti, ex allenatore e giocatore della Fiorentina, campione d’Italia con la squadra viola, nel giorno dei suoi 80 anni, ha parlato a Radio Bruno, queste le sue parole:
“Non avevo niente di speciale oltre l’intelligenza e la serenità da brava persona, noi siamo di esempio per i più giovani, il nostro comportamento è fondamentale. L’allenatore Pesaola ci diede la mentalità di poter giocare contro tutti, Chiappella preparò la Fiorentina Ye-ye a cui grazie a dio aggiunsero un giovane regista che arrivava da Roma, alla fine ce l’abbiamo fatto, l’apoteosi è stata a Torino contro la Juventus, un grande onore per noi e per la città.
I compagni di squadra per me erano dei fratellini, avrei scambiato il sangue con loro. In porta Superchi è stato grande, ha sostituito alla grande Albertosi che era uno dei più forti in circolazione. Il giorno più bello è stato quello dello scudetto, quello più brutto è stato quel Fiorentina-Milan dove ho sbagliato due rigore in 5 minuti, mi veniva da piangere, il pubblico di Firenze capii il mio dramma e cominciò a incitarmi. Per tutto il resto della partita ho mandato in bianco il mio diretto avversario, la forza l’ho trovata grazie alla gente”
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