Lorenzo Amoruso, ex difensore della Fiorentina, ha ricordato a Radio Bruno un aneddoto risalente alla stagione 1996/1997 quando la Fiorentina vinse 0-2 sul campo del Benfica in Coppa delle Coppe, le sue parole:
“Il gioco in Italia e il gioco in Europa sono cose diverse, possiamo stare qui a parlarne giorni ognuno avrà la sua idea ed è giusto cosi. Per caratteristiche, l’idea di gioco di Italiano, parlando in generale non solo della Fiorentina, c’era Nzola che faceva girare bene la squadra, si muoveva bene in orizzontale e i suoi movimenti creavano il gioco di tutti gli altri giocatori.
Quando prendi uno come Jovic, lui tutto questo non ce lo ha, anche se vedi i gol che ha fatto contro il Braga, i difensori erano a 4 metri. Per questo motivo non si doveva festeggiare troppo quella vittoria. Contro la Lazio e contro la Juventus hai fatto grandi partite ma non hai vinto.
Io ho giocato in Europa e questa cosa ve la garantisco, quando vieni da una prestazione cosi importante con una vittoria dopo che tutti ci davano per morti, le energie mentali che ti arrivano sono disumane. Nella mia seconda stagione alla Fiorentina, le cose in campionato non andavano bene, nella trasferta contro il Benfica, abbiamo vinto due a zero, quando siamo tornati, se ci avessero sparato i proiettili sarebbero rimbalzati, avevamo il petto gonfio per la prestazione impressionante e in campionato facemmo bene, dopo emersero altri problemi. Società e allenatore possono avere tutte le colpe che volete ma in campo ci vanno i giocatori”
LE PAROLE DI VINCENZO MONTELLA