Il Parterre di Tribuna dello stadio Artemio Franchi rischia di restare senza copertura. La Soprintendenza Speciale del Ministero della Cultura (competente per i progetti finanziati col Pnrr) aveva bocciato la prima proposta di Arup già l’estate scorsa, ma anche le modifiche presentate successivamente dallo studio vincitore del bando per la riqualificazione del Franchi, hanno ricevuto un secco no. Il nuovo Franchi nel frattempo si avvicina sempre più alla fase della approvazione della progettazione definitiva. Già la prossima settimana, il 14 febbraio, per le ditte interessate scadranno i termini per chiedere di partecipare alla gara, mentre due giorni dopo si concluderà la conferenza dei servizi dei 39 enti invitati a esprimere parere favorevole al progetto di Arup. Il Comune poi avrà tempo fino a luglio per aggiudicare il bando: entro dicembre prossimo, come imposto dal Pnrr, al Franchi si dovranno vedere le prime ruspe al lavoro.
L’obiettivo, come noto, è far giocare la Fiorentina nel nuovo stadio nella stagione 2026/27, giusto in tempo — come già chiesto dai tifosi — per inaugurare la nuova casa viola nel giorno del centenario del club (che cadrà il 29 agosto 2026). Qui però entra in gioco Commisso: «Dove giocherà la Fiorentina durante i lavori ancora non lo so», ha detto qualche giorno fa il presidente viola. Il problema, per la Fiorentina, è sempre lo stesso: scarsa chiarezza sulla tempistica dei lavori e sull’effettiva capienza del Franchi durante il cantieri. Sui tempi in realtà il Comune continua a ribadire che, qualsiasi scelta voglia fare la Fiorentina, lo stadio sarà comunque pronto nell’estate 2026. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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