Il mercato viola passa da un nome noto come quello di Fali Ramadani, presente sabato a Napoli: è con lui che la società viola ha iniziato a parlare del mercato che sta arrivando.
Il mercato potrebbe iniziare con l’assalto vero ad almeno un paio di obiettivi che la Fiorentina ha già condiviso con le idee di Pioli per la squadra del domani. Ramadani, ad esempio, potrebbe in qualche modo lanciare preziosi segnali (assolutamente esterni) sulla possibilità di cedere Kalinic e far arrivare così nelle casse viola tutti quei 30 milioni che Della Valle si aspetta dal cartellino del croato.
Poi, ormai lo si è capito, una parte di quei soldi saranno dirottati sul nuovo compagno di Babacar, con Simeone (Genoa) il preferito, tallonato da Pavoletti (Napoli).
C’è poi chi ha spifferato che per l’ennesima volta la strada della Fiorentina potrebbe incrociarsi con quella di Jovetic di ritorno all’Inter dal Siviglia, ma qui il discorso cadrebbe direttamente proprio su Ramadani. Suggestioni, solo suggestioni, giurano i bene informati.
Concreta invece la pista che porta al centrocampista di colore, Obiang che sta pressando sul West Ham per tornare a giocare in Italia. L’incontro fra il giocatore e la società viola (quello per riaccendere la trattativa sfumata alla fine dello scorso mercato estivo) sarebbe avvenuto in occasione di Sampdoria-Fiorentina dello scorso aprile, quando Obiang era a Genova (dove appunto ha giocato con la maglia blucerchiata).
Obiang per la nuova mediana, proprio come Joao Pedro del Cagliari, giocatore finito nell’orbita di mercato della Fiorentina, quasi a voler dare un seguito concreto al suggerimento di Julinho junior, profondo conoscitore del calcio sudamericano e dei suoi talenti già sbarcati altrove. Di sicuro c’è che se la Fiorentina è già sulla scia di Obiang e Joao Pedro, è evidente che il centrocampo attuale è destinato a cambiare faccia. In modo completo. Tanto, insomma, dipenderà da che decisione sarà presa nei confronti di Vecino e di Badelj. Entrambi hanno proposte interessanti sul loro conto e Corvino dovrà decidere solo se far partire uno dei due o entrambi.
Poi il discorso scivolerà sulla difesa. E’ qui che la Fiorentina è attesa dal lavoro più complicato fra riscatti da decidere (Salcedo, ad esempio), giocatori ormai finiti altrove (Gonzalo) e perplessità su chi rimarrà (Tomovic) ma non sembra essere considerato un titolare intoccabile.
La Nazione