Chi trova (o nel caso della Fiorentina, ritrova) un buon calciatore al Mondiale, trova un tesoro. Già, e l’esempio di Sofyan Amrabat racconta alla perfezione la situazione. Talento prelevato dal Verona, voluto a tutti i costi da Rocco Commisso e pagato a peso d’oro nel gennaio del 2020, Amrabat ha poi vissuto un lungo periodo a corrente alternata. Misteri del calcio si potrebbe dire, fatto sta che il centrocampista marocchino (che poteva addirittura finire in prestito secco al Torino per le pressioni del suo ex allenatore, Juric), oggi è un nuovo tesoro custodito nella bacheca viola.
In termini finanziari, l’attuale (ma destinata a crescere) rivalutazione del centrocampista ricolloca il suo valore intorno ai 20 milioni di euro e quindi su una base identica a quanto fu pagato dalla Fiorentina. Questo per evidenziare un altro dato: se oggi il club di Commisso decidesse di monetizzare in qualche modo il ragazzo marocchino, potrebbe mettersi a trattare su una base d’asta a cinque stelle e quindi non inferiore ai 25 milioni (a salire). Lo scrive La Nazione.
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