Un miracolo? Più o meno. Definirlo così è un’esagerazione, ma certo il tentativo posto in essere da Vagnati assume le sembianze di una mossa condotta in extremis, con non molte possibilità di riuscita: ma significative. Detto male: si tratta di scalare un Everest, per il dt granata. Unico vantaggio, in questo momento determinante anche se non decisivo: la posizione di Mandragora, che continua a prendere tempo prima di dire sì alla Fiorentina. La società viola, che ha la necessità di sostituire Torreira a centrocampo, ha trovato da giorni un’intesa con la Juventus, proprietaria del cartellino di Rolando: sulla base di 10 milioni, nei fatti da scalare dal monte crediti ancora esistente (40 milioni), originato dalle cessioni di Chiesa e Vlahovic alla società bianconera.
La novità, sul fronte viola, riguarda la tempistica dell’operazione. Pradè, il ds della Fiorentina, è stato chiaro. Il succo: comprendiamo, accettiamo per forza la richiesta di Mandragora di attendere le nuove mosse granata prima di decidere, però non si potrà andare avanti all’infinito. Chiamiamolo un gentile ultimatum, con tanti sorrisi sulle labbra, ma altrettanta decisione. Entro fine settimana, possibilmente già venerdì, Pradè vuole ricevere una risposta definitiva da Rolando: sì o no, una volta per tutte. Per il ds viola è infatti strategico conoscere al più presto la decisione del napoletano, così da (eventualmente) fiondarsi per tempo su alternative straniere già oggetto di trattative intrecciate. Entro pochi giorni è atteso il dentro o fuori in chiave viola, ordunque. Lo scrive Tuttosport.
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