30 Aprile 2025 · Ultimo aggiornamento: 15:22

Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Ora la Gazzetta attacca Vlahovic e scrive: “Solo 1 gol fatto nelle ultime 6 partite”. Luna di miele finita

News

Ora la Gazzetta attacca Vlahovic e scrive: “Solo 1 gol fatto nelle ultime 6 partite”. Luna di miele finita

Redazione

5 Aprile · 23:49

Aggiornamento: 5 Aprile 2022 · 23:49

Condividi:

Questo quanto scrive la Gazzetta dello Sport sul proprio sito riguardo le ultime partite di Dusan Vlahovic ed il suo rendimento:

“Il serbo si è presentato segnando in ogni competizione, ma nell’ultimo mese e mezzo ha segnato solo alla Salernitana ultima in classifica. Le occasioni ci sono state, la qualità dei palloni ricevuta è motivo di discussione. E Allegri gli ha già dato una traccia di lavoro

Dusan Vlahovic era arrivato per elevare l’attacco asfittico della Juventus. Sentenze definitive non possono esserci dopo soli due mesi e dopo essere salito in corsa che già aveva una sua marcia. Ma allo stesso modo in cui è stato naturale notare il suo impatto immediato all’arrivo a Torino è ora il momento in cui numeri alla mano il bomber serbo sta affrontando lo scoglio dei primi dolori di crescita bianconeri.

Nelle ultime sei partite tra campionato e coppe ha segnato solo un gol, in casa alla Salernitana ultima in classifica. Sabato contro il Cagliari sarà passato un mese e mezzo dalla doppietta contro l’Empoli dopo cui è arrivato questo periodo. Una media realizzativa abbattuta drasticamente rispetto ai 17 gol in 21 partite con cui si era presentato dalla Fiorentina.

Colpa sua o colpa del contesto Juve?

Sarebbe falso dire che l’inizio dell’esperienza juventina di Vlahovic sta andando male: si è presentato con un gol alla prima in campionato, con un gol alla prima partita giocata in Champions e un quasi gol (nel senso che sul tabellino non è andato lui, ma suo era il tiro da cui è nato l’autogol) alla prima partita in Coppa Italia. E anche quando non ha segnato, poco male finché la striscia Juve è rimasta aperta. I numeri dicono che in campionato la Juve segnava 1,43 gol di media prima di Vlahovic (33 in 23 partite) e sono saliti a 1,75 di media dopo il suo arrivo. Che è meno dai 2,1 gol di media su base stagionale che sta segnando l’Inter, ma non così distante dagli 1,8 di Milan e Napoli.

Poi però sono arrivate le partite decisive, i big match, e Vlahovic non ha segnato. Quando il livello si è alzato, la marcia in più attesa dall’innesto del capocannoniere del campionato non si è sentita. Nel dettaglio, contro l’Atalanta è rimasto a secco nonostante i 4 tiri, sui 15 di squadra. Domenica contro l’Inter è rimasto a secco nonostante i 7 tiri, sui 22 di squadra. Al ritorno col Villarreal è rimasto a secco nonostante i 3 tiri, sui 14 di squadra. Posto che all’andata con gli spagnoli gli era bastata una palla dopo 30 secondi per bucare la rete, sono i numeri di un attaccanti che comunque le occasioni le ha avute, al di là delle perplessità sulla capacità della Juve di servirlo.

I numeri sulla mole prodotta non dicono in che misura le occasioni per incidere gli sono arrivate servite su un vassoio o se le è sapute creare con le proprie doti, generando tiri anche da palle sporche. Fa tutta la differenza del mondo per giudicare la qualità delle conclusioni. Il campione è sufficientemente ampio perché ci siano state giornate in cui è Vlahovic stato assistito meglio e altre peggio, gli sforzi per farlo si sono concretizzati a volte dalla fascia, altre per vie centrali, altre col fraseggio, altre ancora con lanci lunghi dalla difesa. Nel valutare la diversità dei palloni che riceveva alla Fiorentina non si può trascurare l’atteggiamento tattico diverso, in termine di occupazione degli spazi e di scelte tattiche, con cui le avversarie affrontano la Juve.

Ma resta l’evidenza che dal capocannoniere e grande colpo di mercato ci si aspetti di più e che lui per primo, per il carattere che da subito gli è stato riconosciuto, abbia ambizioni diverse. Scontato il comprensibile periodo di adattamento a un livello finora sfiorato solo per singole gare, e non vissuto con questa continuità, la possibilità avuta sul campo di comprendere cosa serve quando si alza l’asticella gli dà una traccia di lavoro. Va intesa in questa direzione l’insistenza di Allegri sui margini di miglioramento di Vlahovic, un giocatore abituato a contare molto sulla forza fisica, nella direzione di ripulire il proprio gioco. Alle spalle gli serve poi una macchina che funzioni con un’efficienza, al di là dell’estetica, spesso mancata quest’anno. La sua ferocia famelica farà il resto.

GATTUSO SNOBBATO, SI MUOVE JORGE MENDES

Gattuso snobbato da tutti dopo la Fiorentina. Mendes ci riprova e lo offre alla Lazio come post Sarri

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Testata giornalistica | Autorizzazione Tribunale di Firenze n.6004 del 03/11/2015
Edimedia editore | Proprietario: Flavio Ognissanti | P. IVA: IT04217880717
CHI SIAMO

© Copyright 2020 - 2025 | Designed and developed by Kobold Studio