
Chi c’era prima e poi è andato alla Juve non conta più. La cessione è stata onerosa e più di così la società viola non avrebbe potuto chiedere. La cifra della cessione di Vlahovic è anzi già stata parzialmente reinvestita, e ora i mesi che mancano da qui al termine della stagione diranno se la Fiorentina guidata da Italiano potrà ambire a un posto tra le grandi, in una coppa europea del prossimo anno.
Il nuovo percorso tecnico che vede al comando Vincenzo Italiano si sta dimostrando estremamente ottimo. Grande gioco e unità con l’ambiente, alcune vittorie degne di nota come contro il Milan, e soprattutto una serie di arrivi di alto livello per una piazza come Firenze, grazie agli introiti garantiti dal patron Commisso, costituiscono la congiuntura favorevole perché la Fiorentina faccia il grande salto di qualità. Vediamo nello specifico, le ultime novità della campagna acquisti viola.
La Fiorentina investe su talenti come Gonzales e Ikoné e continua a correre per la Champions
La Fiorentina sembra essere ad uno step successivo nella sua campagna acquisti: dai venti milioni spesi per Nicolas Gonzalez in estate, ai quindici per Jonathan Ikonè a gennaio, ora sia il tecnico sia giocatori molto motivati come Piatek, sembrano pronti per poter finalmente tornare a calcare palcoscenici importanti dopo più di quattro anni, in competizioni che hanno fatto la storia della Fiorentina.
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— ACF Fiorentina (@acffiorentina) March 2, 2022
Inizialmente l’avvio di campionato era stato così altisonante che qualche addetto ai lavori paventava la possibilità di raggiungere anche un posto per qualificarsi alla prossima Champions League, da parte di Bonaventura e compagni. In realtà oggi le scommesse Champions segnalano come la Fiorentina abbia un eccessivo distacco da Atalanta e Juventus, che si giocheranno il quarto posto fino a fine anno, mentre l’Europa League un obiettivo sicuramente a portata insieme a Lazio e Roma.
Le speranze della tifoseria viola passano indubbiamente dai sostituti di Vlahovic, che dovranno garantire la stessa cifra di gol e prestazioni offerte dal talento serbo. Il centravanti polacco Piatek è arrivato all’inizio di gennaio e nelle idee di società e allenatore, sarebbe dovuto essere una sorta di punta di scorta; l’attaccante brasiliano è stato invece il grande colpo dopo la cessione economicamente più importante della storia della Fiorentina, arrivato da Basilea per una cifra che sfiora i sedici milioni di euro.
Il campionato viola tra Piatek e Cabral che cercano di non far rimpiangere Vlahovic
Le prime giornate di campionato e coppa di febbraio hanno evidenziato come sia proprio Piatek l’attaccante destinato a sostituire Vlahovic nell’immediato. Grande affinità con i compagni e un ritrovato fiuto per il gol come nei suoi primi sei mesi di Serie A al Genoa, la doppia sfida con l’Atalanta, ma anche le partite contro squadre di bassa classifica hanno evidenziato il buon rendimento che può garantire ora Piatek, che già conosce il calcio italiano e sa essere decisivo.
Che partita! 💜 Il miglior modo per cominciare 🔫🔫 con la maglia dell’ @acffiorentina. Grande battaglia, avanti così! Pistole ancora cariche 😉#ForzaViola pic.twitter.com/muqVjwXoqA
— Krzysztof Piątek (@pjona9official) January 13, 2022
Su Cabral il discorso è differente: il giocatore classe 1998 ha più potenziale di crescita e più margini di grande miglioramento, come testimonia il gol realizzato nella difficile trasferta a Sassuolo, ma l’impatto immediato ha alcune incognite e di conseguenza, può ancora lavorare con calma in disparte, nella penombra di Piatek, andando così ad ambientarsi in una nuova realtà e in un nuovo campionato.
Non bisogna però nascondersi: le speranze viola di qualificarsi per un posto in Europa League passa certamente dalla vena realizzativa dei due attaccanti, Piatek e Cabral.