
Molte volte la Fiorentina è stata aggressiva con aggiunte di esplosività verticale, è difficile perciò fare una classifica dei segmenti viola più spettacolari, ma la ripresa della gara di andata contro il Sassuolo (17 dicembre, 2-2) ha di sicuro un posto fisso sul podio stagionale: intensità altissima per recuperare due gol subiti dopo un primo tempo in cui lo spreco era stato totale viste le occasioni create, almeno quattro, per battere Consigli. «Quella partita fu bellissima», ricorda Italiano che nel frattempo ha fatto tesoro di molte informazioni e anche di parecchi punti in classifica, 42 in 25 incontri, imparando a decifrare meglio le potenzialità del gruppo.
Che ha saputo reagire alla partenza di Vlahovic condividendo un’ambizione collettiva che nelle ultime settimane si è potenziata dopo le vittorie contro l’Atalanta in coppa Italia e campionato, insieme al successo esterno a Spezia. La Fiorentina sembra dunque ai margini di un possibile decollo e gli stessi protagonisti confermano quello che si percepisce dall’esterno, cioè che il gruppo viola ha un’identità precisa in campo e nello spogliatoio, dove proprio chi gioca meno ha contribuito a scuotere l’ambiente dopo la cessione di Vlahovic. Lo scrive La Nazione.
Orlando “Vlahovic sostituito dal gioco di squadra. Europa? Fiorentina meglio di Lazio e Roma”