
Cesare Prandelli ha deciso di dimettersi e di lasciare dunque la guida della Fiorentina. In un momento sicuramente particolare per la squadra gigliata, che si trova ancora in lotta per il raggiungimento matematico della salvezza (a 29 punti, +7 dal Cagliari, il quale è in piena retrocessione). Il tecnico di Orzinuovi era tornato sulla panchina viola, a 10 anni di distanza dalla sua ultima avventura, una “cavalcata salvezza” iniziata contro il Benevento nel girone d’andata, e non ancora portata a termine.
Prandelli ha guidato la Fiorentina per 21 gare ed ha conquistato 21 punti, proprio la media di un punto a partita. Sono infatti 10 le sconfitte, 6 i pareggi e 5 le vittorie in Serie A. Se andiamo ad analizzare i gol fatti (25) ed i gol subiti (33), possiamo vedere che con lui la Fiorentina ha subito 1,57 gol a partita e fatti 1,19.
In una stagione così complicata per la squadra di Firenze, Prandelli lascia comunque nel cuore di tutti i tifosi viola, come lui, il ricordo della splendida notte di Torino, quella in cui la Fiorentina ha strapazzato la Juventus all’Allianz Stadium vincendo per 3-0. E’ stata scritta una pagina di storia, i viola sono l’unica squadra (e sicuramente resterà per sempre la prima) ad aver battuto due volte i bianconeri nel nuovo impianto di proprietà.
Prandelli lascia alla Fiorentina anche un Dusan Vlahovic ritrovato. E nella memoria dei viola, il lungo abbraccio con il serbo dopo il ritorno al gol nell’1-1 contro il Sassuolo. Il centravanti infatti sotto la sua guida ha ritrovato fiducia e continuità di prestazioni. Ma non solo, anche un Valentin Eysseric, che sembra riaver acquisito lo “smalto” dei periodi giocati a Nizza.
Lisa Grelloni
LEGGI ANCHE, PRANDELLI DIMESSO PER MOTIVI PERSONALI. DOMANI IACHINI SARA’ NUOVAMENTE A FIRENZE
PRANDELLI DIMESSO PER MOTIVI PERSONALI. DOMANI IACHINI SARA’ NUOVAMENTE A FIRENZE