- Senza atteggiamento e con la paura non so va da nessuna parte

Sembrava una partita buona, le sensazioni c’erano tutte, al di là del pareggio e del nuovo vantaggio, la squadra era ben messa in campo e dal mio comodissimo divano ho pensato: “questa la vinciamo”, ma non avevo fatto i conti con parecchie cose.
La solita paura che arriva sempre verso il 50/55’ minuto e sopratutto i cambi del Milan. Ma la sensazione era buona comunque, ma alla fine se noi rispondiamo ai cambi con un Callejon fantasma di se stesso e con Kouamè che non ha ancora imparato a fare uno stop, il risultato è anche giusto.
A volte sembra che niente giri, anche sul 2-1 per noi, l’occasione per il 3–1 l’abbiamo avuta, ma non è stata concretizzata, si è concretizzato invece il pareggio del Milan sul capovolgimento di fronte.
La paura ed il non atteggiamento, queste sono state le note stonate di questa sconfitta. La squadra sembrava ben disposta in campo ed era riuscita ad imbrigliare il Milan con grande merito per Cesare Prandelli, che aveva disegnato un 4-4-2 dinamico. Ma non è bastato.
Sull’occasione mancata di Vlahovic per il 3-1 la squadra si sarebbe compattata, ed invece il mancato ko ha spento mentalmente i giocatori che in quel momento hanno avuto paura, ed hanno subito pensato bene di chiudersi. Questo ha fatto si che il Milan riprendesse vigore ed avendo a disposizione giocatori di un altra caratura ci ha punito, con una disattenzione su calcio d’angolo e con un colpo di bigliardo del solito Chalanoglu che quando vede viola vede quasi sempre il gol. Se invece avessimo continuato a spingere anziché difenderci il Milan non si sarebbe mai risvegliato.
Da sottolineare che il pareggio del Milan su calcio d’angolo è arrivato dal calciatore più basso, Brahim Diaz. Inconcepibile!
Ma la realtà è questa, Prandelli ha disegnato una grande squadra oggi, ma l’atteggiamento, quello non può inculcarlo più di tanto, quello devono essere i giocatori a saperlo assimilare. Con un atteggiamento diverso questa partita oggi l’avremmo vinta, i ragazzi erano entrati benissimo in partita, ma la solita ansia da prestazione alla lunga ha preso il sopravvento, e per questo non possiamo far niente, se non ammettere un diverso atteggiamento del Milan, che ha avuto più cattiveria e più furbizia.
Il silenzio stampa di Prandelli lo capisco pienamente, ormai Cesare è il primo tifoso di questa Fiorentina ed è chiara la sua amarezza per aver gettato al vento un occasione del genere, io stesso a fine partita mi son detto: “ma cosa scrivo ora? Basta sono esausto!” Ma ragionando ho pensato che non è tutto da buttare, se questi giocatori aggiungeranno alle loro caratteristiche anche il giusto carattere, la salvezza sarà tranquilla.
Spero che questa pausa per le nazionali dia ancora più spazio a Prandelli per sistemare le cose nello spogliatoio che al momento è pieno di spifferi, che non fanno bene a nessuno, ed inculchi sempre più carattere e grinta a questo gruppo a luci alterne.
Antisportivi i giocatori del Milan che hanno bruciato i minuti di recupero perdendo tempo intenzionalmente e senza nemmeno nasconderlo più di tanto. Ma è quello che dovremmo imparare a fare anche noi!
Il 3 aprile giochiamo contro il Genoa a Marassi, altra finale Champions, altra sfida salvezza, arriviamoci con la giusta intensità e diamo fuoco al grifone!
Avanti Viola!
Francesco Pistola
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