Carte bollate meno virtuali sono invece quelle che potrebbero scambiarsi (a breve) i legali della Juventus e quelli di Maurizio Sarri. Prosegue infatti il tira e molla per la risoluzione del contratto del tecnico campione d’Italia. Un contratto che era astato ufficializzato il 16 giugno 2019 l culmine di una trattativa non semplice. In ballo c’erano appunto la rescissione con i blues, la richiesta di un indennizzo di 5 milioni di euro, la necessità/opportunità di parlare del trasferimento anche di alcuni giocatori. Dopo varie riflessioni s’era addivenuti ad una intesa e il tecnico toscano aveva potuto firmare una intesa triennale.
Decisamente non ipotizzava, Sarri, che da lì a poco più di un anno sarebbe stato scudetto, sì, peperò senza una squadra da allenare. La Juve ha già pagato a caro prezzo (14 milioni lordi) l’anno sabbatico che si è suo malgrado preso l’altro esonerato, Allegri. Ora preme quantomeno un compromesso con l’ex del Chelsea: da accordi, la Juve dovrebbe pagare per intero questa annualità (5 milioni netti) più una penale (2,5 milioni netti) per il mancato esercizio della clausola sul terzo anno di contratto. Obiettivo dei legali bianconeri è quello di cassare completamente i 2,5 milioni e spalmare i 5 milioni. Per riuscirci servirebbe un assist da un altro club desideroso di assumere Sarri. Ci è andata vicina la Fiorentina, ora si attende una nuova opzione. Ma parallelamente si tratta a prescindere. Lo scrive Tuttosport.