“Chiesa? Avevo notato fin dalle partite di allenamento contro la Primavera – ha detto in un’intervista a Tuttosport Paulo Sousa, ex allenatore viola – il suo modo di giocare. E mi aveva colpito. Non solo per le qualità tecniche e fisiche, ma per come, nonostante la giovane età, avesse la forza di volontà di crescere e di alzare sempre il suo livello. Oltretutto, è uno che spinge a chiedere lo stesso al gruppo, è un trascinatore. Mi è piaciuto anche il modo con cui ha affrontato il passaggio in prima squadra. Sono convinto che diventerà un campione, e se dovesse approdare in un grande club come la Juventus, ne trarrebbe ancora più vantaggio perchè amplierebbe il suo raggio di ispirazione. Lui è un tipo che ama imparare, lo vedrei bene in un grande club”.
“Fiorentina? Ho avuto la fortuna di allenare un gruppo fantastico – ha aggiunto – di cui ho bellissimi ricordi. Mi viene in mente il lavoro svolto con Marcos Alonso, che ogni tanto facevamo giocare delle partite da centrale sinistro. Oppure Kalinic, lo seguivo da quando era un ragazzino e mi trovato in Inghilterra. Ha una psicologia complessa, ma è un formidabile attaccante”.