In conferenza Vanoli ha considerato la possibilità di un cambio di modulo, il 4-3-1-2 potrebbe essere un’idea. Una scelta che darebbe maggiore equilibrio e permetterebbe a diversi giocatori di ritrovare il proprio ruolo naturale. Questo eventuale passaggio comporta però decisioni importanti in difesa, soprattutto considerando l’assenza di Pongračić per squalifica e la poca adattabilità di Marì a una linea a quattro.
In questo contesto la coppia Comuzzo–Ranieri torna a essere la soluzione più logica. I due erano stati protagonisti delle otto vittorie consecutive della scorsa stagione, periodo in cui la squadra aveva incassato appena 3 gol, confermando una solidità costruita proprio sul loro affiatamento. Allargando lo sguardo, sono stati 11 i gol subiti in 13 partite: numeri che certificano una stabilità difensiva difficile da ignorare.
Le caratteristiche dei due centrali si completano in modo naturale. Proprio Comuzzo potrebbe beneficiare maggiormente del ritorno alla difesa a quattro, perché da centrale puro aveva sempre mostrato brillantezza e continuità, mentre nella linea a tre non ha ancora trovato lo stesso rendimento.
Alla luce delle alternative ridotte e delle esigenze tattiche del nuovo modulo, la scelta di ripartire da Comuzzo–Ranieri non appare quindi soltanto obbligata, ma anche la più coerente per ritrovare meccanismi e certezze già consolidate.
