Oggi il Museo del Calcio spegne la sua 21esima candeline, ed inaugura la nuova Corte dei Campioni. Ecco le parole rilasciate ai media presenti all’inaugurazione da Renzo Ulivieri, presidente dell’AIAC:
“Tante emozioni oggi, dovrebbe diventare questo anche un luogo per i ragazzi. Momento particolare per riavvicinare i giovani a questo sport. Tutta l’Europa ne sta risentendo di questo periodo, e questo è uno dei mezzi, la storia del calcio italiano”.
Che stagione è stata per gli allenatori?
“E’ un po’ a seconda, io li seguo perchè vengono da questa scuola, sono loro tifosi. Alcuni hanno avuto un’annata molto difficile se penso a Rino Gattuso al Napoli. Ha fatto benissimo ma è stato un anno formativo per lui, in un ambiente difficile. Anno duro anche per Andrea Pirlo alla Juventus, alla fine sono due trofei, una squadra da ricostruire, non tanto dal punto di vista tecnico. Aveva perso naturalmente la sua anima, Buffon, Chiellini, Barzagli. Tecnicamente la puoi ricostruire, ritrovarla ci vuole più tempo”.
Si parla di allenamenti del futuro. La Fiorentina sembra puntare su Gattuso, ma si parla anche di un allenatore straniero…
“Io Gattuso lo vedo bene su tutte le panchine, dopo quello che ha fatto a Napoli, oltre al discorso tecnico a quello ambientale. Persona per bene, di carattere. Non vedrei la necessità anche perché c’è il pericolo, lo straniero che deve adattarsi sul piano tattico. Mi sembrerebbe un rischio, a volte possono essere calcolati. La Roma è andata su Mourinho. Sono scelte societarie. Sono tifoso degli allenatori italiani, e quindi non sono attendibile, perchè c’è una parte di questo dentro di me che non mi fa essere obiettivo. Nel nostro campionato gli allenatori italiani sono più adatti”.
Gli allenatori che stanno facendo il corso ora, come li vedi? Un bilancio sulla Fiorentina…
“Alla fine dei nostri corsi non sappiamo come saranno come allenatori, noi facciamo una valutazione se sanno di calcio o meno e questa gente lo sa. Fare l’allenatore poi implica tante altre cose, come la comunicazione. Noi oggi vediamo, nell’analisi dei comportamenti, che diversi in ciò nei confronti della stampa ecc… sbagliano. Noi a Firenze abbiamo vissuto un discorso del presidente. I comportamenti del nostro mondo dovrebbero essere diversi. Sanno di calcio quindi, poi vedremo. Hanno questa scuola, poi hanno il tirocinio nel campo. Per quanto riguarda la Fiorentina sono stati bravi nella gestione della cosa, alla fine ci siamo abbracciati e salvati anche quest’anno. Sul momento festa poi queste non ci piacciono tanto. Speriamo di festeggiare per altre cose. Festeggiare per uno scudetto non succederà, questi tempi sono finiti. Però penso si possa andare un po’ meglio, va ritrovato lo spirito della Fiorentina di altri tempi”.
Vlahovic, si aspettava l’esplosione?
“Difficile pensarlo per la parte iniziale della stagione, poi bravo Prandelli ad intuirlo, bisogna rendergli merito. Merito poi del calciatore e di Iachini che ha favorito la stagione di questo calciatore”.
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