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Tregua firmata tra Chiesa e la Fiorentina: Si tratta su rinnovo con ingaggio da 4 milioni di euro e clausola rescissoria

Rassegna Stampa

Tregua firmata tra Chiesa e la Fiorentina: Si tratta su rinnovo con ingaggio da 4 milioni di euro e clausola rescissoria

Redazione

28 Novembre · 09:18

Aggiornamento: 28 Novembre 2019 · 09:18

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La mattinata che ha fatto trattenere il fiato alla Firenze viola si può riassumere in una frase del ds Daniele Pradè: “L’incontro con Enrico Chiesa è stato positivo. C’è stata anche l’apertura da parte del papà di Federico a valutare l’ipotesi di allungare il contratto”. La tregua è stata firmata. Un passaggio obbligato per evitare che il caso Chiesa spaccasse in due una Fiorentina che già vive sul campo un momento difficile. Il
prossimo atto sarà l’incontro tra il patron Commisso ed Enrico Chiesa. Poi, si tornerà a lavorare sotto traccia. La Fiorentina offre più o meno lo stesso ingaggio di Ribery (quasi 4 milioni), un anno in più di accordo con una clausola rescissoria da 80-100 milioni; la famiglia Chiesa vuole capire quali sono le potenzialità di crescita della Fiorentina e se esistono offerte da parte di top club. Non sarà semplice trovare un punto d’incontro. Ma almeno le parti dialogano. Il vertice si è tenuto in un albergo, a pochi metri dall’Arno, poco dopo le 10. Rocco è andato in camera a riposare mentre nella hall è iniziato l’incontro tra Barone, Pradè e Chiesa.

Il primo faccia a faccia dopo più di cinque mesi passati a “guardarsi” da lontano. «Un colloquio – ha spiegato Pradè – fissato da tempo che speravamo solo di fare in maniera più riservata». Il confronto è andato avanti per un paio d’ore. Poi, Chiesa si è allontanato da un’uscita secondaria mentre Barone ha spiegato che: «Abbiamo parlato del futuro di Federico. Adesso lui deve pensare a recuperare. Speriamo che torni il vero Chiesa prima possibile. Noi siamo contenti di lui. Federico è un patrimonio dellaFiorentina e del calcio italiano va lasciato in pace perché è importante per tutti». Un’ora dopo è stato Rocco a parlare. «Federico sa quanto lui sia importante per noi, sa che da parte nostra, e soprattutto da parte mia, non c’è mai stata una critica. Però siamo una squadra e la squadra deve giocare insieme perché questo è importante per la città e per i tifosi».

Pradè ha raccontato l’incontro con babbo Chiesa: «C’è voglia di dialogare e questo è importante. C’è un contratto di due anni e mezzo non ci sono frenesie per il rinnovo. Federico ha un affaticamento
all’adduttore. Speriamo di recuperarlo per la gara contro il Lecce. Noi abbiamo bisogno che Chiesa giochi per la squadra e ci faccia vincere le partite. Papà Chiesa non ci ha chiesto di far partire suo figlio. Se la proprietà ha dato l’ordine di non cederlo mai alla Juve? Non mi è mai stato detto niente del genere. E lasciate perdere l’ipotesi di una cessione a gennaio. Un eventuale trasferimento così importante non si farebbe mai nel mercato invernale».  A riportarlo è la Gazzetta dello Sport.

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