Le prime settimane passate ad ambientarsi, per capire la filosofia del gioco viola e scoprire una difesa che non arretra mai, che imposta le ripartenze, che non si limita a chiudere gli spazi agli attaccanti avversari.
Concetti nuovi per Federico, per sua stessa ammissione, coi quali ha dovuto prendere confidenza studiando i compagni e ascoltando i consigli del capitano adesso infortunato. Federico Ceccherini, 27 anni da compiere e un trascorso tra Livorno, Pistoiese e Crotone.
È in queste piazze che cresce e si afferma come centrale di difesa, lanciato nel calcio che conta da Davide Nicola, allora tecnico del Livorno, che poi se lo ritrova a Crotone in Serie A. “Cecche”, come lo chiamano gli amici, non ama le luci della ribalta e forse anche per questo ha atteso la sua chance nel modo più sereno possibile. Tra allenamenti e voglia di dare il proprio contributo in una squadra che rappresenta il punto di arrivo per quel ragazzo che ama ripetere una frase che si fece stampare anche sui parastinchi due stagioni fa: “Tu corri e basta. E non scordare mai da dove vieni e dove stai andando”.
Il lavoro paga, tanto che quando è stato chiamato in causa in questa stagione Ceccherini ha sempre risposto con prestazioni all’altezza.Di fronte a Ceccherini, infatti, non solo alcune sfide davvero toste in campionato (tra tutte Inter, Atalanta, Lazio, forse Roma) ma soprattutto l’andata della semifinale di coppa Italia, al Franchi, contro i bergamaschi in programma il prossimo 27 febbraio.
Repubblica