
L’adeguamento dei prezzi per le opere finanziate con i fondi del Pnrr riguarda anche il restyling dello stadio Franchi. L’intervento, già finanziato con 95 milioni di fondi europei dal Ministero della Cultura e per 55 milioni dal Ministero dell’interno nell’ambito dei Piani Integrati Città Metropolitana, vedrà aumentare le risorse assegnate grazie al decreto aiuti ter e al Decreto della presidenza del consiglio dei ministri pubblicaro nel settembre scorso. Un passaggio ineludibile per avere la certezza di consegnare alla Fiorentina il nuovo stadio entro il 2026 così come previsto per tutte le opere finanziate con i fondi del Pnrr. Il decreto aiuti ter riconosce il 15% in più del finanziamento originario del Ministero della Cultura (95 milioni) e quindi 14 milioni e 250mila euro di aumento.
Entro il 17 ottobre, cioè domani, dovrà poi essere attivata una procedura, che Palazzo Vecchio ha già richiesto, per richiedere l’incremento dei fondi stanziati dal Ministero dell’Interno. L’ulteriore finanziamento potrà avere un importo massimo di 15 milioni e 400mila euro. A stabilire le risorse assegnate sarà Il Ministero dell’economia e finanze entro il 16 novembre. Sono quindi tra 20 e 30 milioni di euro gli ulteriori finanziamenti totali sullo stadio. I fondi integrativi dovranno essere utilizzati solo per l’aumento dei costi delle lavorazioni e solo per le procedure avviate entro il 31 dicembre del 2022. Tempi quindi ancora più stretti di quelli già calcolati da Palazzo Vecchio. Entro la fine dell’anno, il Comune pubblicherà la gara per la realizzazione dello stadio utilizzando la procedura ristretta prevista dal codice degli appalti. Vuol dire che qualsiasi impresa, che abbia i requisiti richiesti potrà presentare domanda di partecipazione alla gara che conterrà i dati essenziali del progetto.
A questo punto saranno gli uffici tecnici del Comune a definire chi potrà presentare un’offerta. Il progetto definitivo intanto sarà pronto per la fine dell’anno. Anche il sindaco Dario Nardella può permettersi un sospiro di sollievo: «Con queste ulteriori risorse anche la realizzazione delle stadio è messa al sicuro definitivamente. E anche per il nuovo progetto anticiperemo l’avvio della gara di almeno tre mesi rispetto alle previsioni». Per quanto riguarda l’area del Campo di Marte, invece, che non è finanziata dal Pnrr è stata appena conclusa la conferenza dei servizi e si sta lavorando sul progetto di fattibilità tecnico ecnomica per la realizzazione del grande parco, della piscina, della palestra e dei 15mila ettari fra alberghi, spazi commerciali e aree direzionali. A metà del 2023 sarà pronta l’offerta della convenzione (probabilmente della durata di 50 anni) a cui potranno partecipare soggetti privati per un investimento fra i 60 e i 70 milioni di euro. Lo scrive La Nazione.